54. Monte San Bartolomeo
Qui è il silenzio che domina

di Salvatore Signore

Da Gallo Matese in direzione Fontegreca la discesa dal Matese è più dolce, le curve sembrano meno chiuse e la ridotta quantità di traffico non fa altro che aumentare l’appagamento dovuto al silenzio dominante.
Lungo il tranquillo discendere è facile imbattersi in piazzole verdi che sembrano invitare i passanti a lasciar muto il motore in favore di suoni meno dannosi. Godere della natura unitamente a lei significa lasciarsi condurre in una esperienza sensoriale totalizzante, fondersi con l’ambiente per non essere più solo un corpo estraneo.

In una giornata di pioggia, vagando senza meta prefissata, capita di fermarsi ad osservare la vita placida di qualche grosso mammifero al pascolo che stancamente avanza con andamento ipnotico. Scambio di sguardi e reciproca, rassicurante sensazione che nessuno rappresenta un pericolo per l’altro, uno beve l’altro si siede. Uno torna a ruminare, l’altro  osserva l’infinita lotta tra il sole e il grigiore. Lo sfondo comune di questo breve racconto è rappresentato da due vasche in pietra liscia e piatta, quasi incapaci di trattenere l’abbondanza del contenuto.
Il tempo di un sorso e la vittoria del sole esalta la tinta viola di un fiore.

Buon sentiero

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