Ancora poche ore e la nuova stagione del Festival dell’Erranza avrà inizio a Piedimonte Matese. Quest’anno la manifestazione possiede una marcia in più, “una nuova avventura, la nuova esperienza editoriale”, come afferma Roberto Perrotti, ideatore e direttore artistico, intrapresa dal Festival in sintonia con l’Associazione Erranza. Il primo lavoro, che verrà presentato nel corso della kermesse, è la raccolta Echi dal segno, di Giovanni Timpani, pubblicato da Erranza edizioni e che ha come primo testo Le nuvole. “L’autore ha l’incedere di attraversa le pericolosità del buio, con attenzione e coraggio, per guadagnare la bellezza di una luce attesa. Giovanni Timpani ha avuto in dono mani di artista e per questo abbiamo allestito per lui una personale: mani nervose e affilate che riannodano, cancellano e incidono, con la velocità di un pensiero non comune, segni e immagini (grigi, bianchi e neri) per realizzare forme inaspettate”. “Un colto quanto imprevedibile processo di decostruzione, fagocitazione, di originale metabolizzazione e, infine, di successiva ricomposizione dei classici della storia dell’arte in forme intenzionalmente cosi nuove che la loro identificazione può risultare spesso tutt’altro che immediata”, così il prof. Claudio Malice nella prefazione al volume.
Fino al 30 settembre gli ospiti potranno visitare la personale di Giovanni Timpani, maestro incisore, “Echi dal segno”.
Il Festival si aprirà quest’oggi (21 settembre) alle 17.30 nel chiostro di San Tommaso d’Aquino – in Largo San Domenico – dove si potrà assistere alle “Risonanze poetiche” di Maria Grazia Calandrone; come “Scrivere con l’inchiostro bianco”, grazie alla scrittrice Maria Rosa Cutrufelli; e “La voce degli ultimi”, grazie a S.E. Domenico Battaglia (vescovo di Cerreto e Sant’Agata dei Goti), con gli interventi, rispettivamente, di Anna Ruotolo, Ornella Petrucci, Grazia Biasi. Alle ore 19.45 Fatima Mahfud dialogherà con Giulio Di Meo su “Il deserto intorno”.
Sabato 22 settembre prevedono, a partire dalle ore 10.45, un “Viaggio nell’opera fra arte e letteratura” con Giorgio Agnisola e Marcello Carlino; il dialogo tra Vera Gheno e Bruno Mastroianni sul tema “Tienilo acceso: voci dal web”; “L’ascolto delle voci diverse” dei Maestri di stada onlus con Cesare Moreno e Nausicaa Zendrini; la conversazione su “Lo sguardo plurale” tra Carmine Abate e Giuseppe Colangelo; l’approfondimento del libro “Matricola Zero Zero Uno” di Nicola Graziano introdotto da Alberico Bojano; il focus sulla “Cultura come presidio” con Domenico Ciruzzi (Fondazione Premio Napoli) e sul saggio “Stranieri residenti” di Donatella Di Cesare. A conclusione, il concerto alle ore 21 di Alfina Scorza Quintet (la cantautrice Alfina Scorza con Pasquale Curcio, Domenico Andria, Rosa Pia Genovese, Ivan Cantarella), che propone un nuovo progetto musicale, anticipato lo scorso anno dalla pubblicazione del singolo e del relativo videoclip del brano “Così sia”.