Home Curiosità Ad Alvignano omaggio a Sergio Civitella “ambasciatore di buona volontà”

Ad Alvignano omaggio a Sergio Civitella “ambasciatore di buona volontà”

La promozione a Luogotenente e un libro che parla di lui. Domenica scorsa la festa nel bosco di Marcianofreddo

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A sinistra il Generale Faraglia, al centro il sindaco Marcucci, a destra Sergio Civitella

Sergio Civitella? Un personaggio.
E per gli amici modello di bei valori, quelli necessari, essenziali e più veri come la modestia, l’umiltà, la bontà d’animo.
Il tutto sintetizzato nel piccolo libro Primo tra gli Ultimi (l’altruista) a lui dedicato dall’amico giornalista Vincenzo Corniello, suo compaesano.

Un’assolata e gradevole domenica di autunno ha fatto da cornice alla festa dedicata a Sergio nella frazione di Marcianofreddo in cui la presentazione del volumetto ha dato valore aggiunto alla festa per la promozione al grado di Luogotenente presso il Centro di addestramento Volontari dell’Esercito Italiano a Capua.
E sulle pendici della montagna che sovrasta Alvignano, da alcuni anni, in un bosco di sua proprietà Civitella ha ricavato un suggestivo ricovero per la famiglia e per gli amici. Qui domenica, la presentazione del testo di Corniello e soprattutto la condivisione di buon cibo e buon vino.

Circa 100 pagine lo descrivono così com’egli è: tra le foto e il racconto della sua esperienza di uomo, di marito, di padre e di militare,; anche piccoli ritagli, simpatici post-it per dire la sua genuinità, spontaneità, schiettezza, sensibilità, candore, oggettività, semplicità, lealtà, coerenza, franchezza, simpatia, umanità. Sono le qualità che Vincenzo Corniello sceglie e ha messo in elenco per raccontare simpaticamente la vita di uno dei protagonisti di Alvignano oggi.
Promotore dell’ormai noto Vespagiro, raduno di vespisti che ha compiuto il decimo anniversario e si proietta con onore ben oltre i confini della Provincia di Caserta e della Maialata, grande abbuffata a base di maiale e derivati che si tiene a febbraio, Sergio Civitella è il ragazzo (non più tanto giovane) che sa mettere d’accordo, che sa entusiasmare, l’uomo “senza se e senza ma” con la voglia di “inseguire le cose che sembrano giuste”, così come scrive di lui, nel libro, l’amico Generale Giuseppe Faraglia con il quale condivide l’esperienza professionale a Capua.
E tra gli ospiti della piccola tenuta di montagna a Marcianofreddo lo stesso Generale e altrettanti ospiti di rilievo convocati da Corniello e ben motivati dal giornalista a trascorrere – senza pentimenti – una giornata in sana compagnia: Angelo Marcucci, sindaco di Alvignano; Angelo Agrippa, giornalista de “Il Corriere della Sera”; Franco Buononato, giornalista, già responsabile della redazione de “Il Mattino” di Benevento; Alberto Zaza d’Aulisio, giornalista de “Il Mattino” e presidente della “Società di Storia Patria di Terra di Lavoro”.
Da parte di tutti un pensiero riconoscente a Sergio Civitella perchè dalle pagine del libro emerge chiaramente attraverso di lui, il riflesso della sua comunità di appartenenza, il piccolo borgo di Rasignano. Ma Sergio, si sa, è senza confini, e non è l’appartenenza ad un quartiere o all’altro a fare la differenza. Lo stesso sindaco Marcucci lo ha ben definito e in lui identificato le caratteristiche della brava gente alvignanese: “i suoi valori descritti nel libro ci permettono di comprendere la storia della vita quotidiana in un piccolo centro…”.
“Ambasciatore di buona volontà”, così Civitella dalle parole dell’avv. Zaza D’Aulisio, “umile ma consapevole dei valori che trasmette”.

Alla semplicità e al valore del libro di Corniello va il merito di portare in superficie il sostrato di bene e di umanità che storicamente appartengono ad un piccolo centro e alla gente che lo abita; vale per Alvignano, vale per i tanti borghi del territorio.
Ben vengano altre e nuove scoperte di personaggi che ci rendono migliori dentro.

 

 

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