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La Forania di Piedimonte Matese rilegge il Libro del Sinodo

Domenica 21 ottobre, a San Potito Sannitico, un momento di confronto per tutti gli operatori pastorali. Interviene don Antonio Mastantuono

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Ritornare sul Libro del Sinodo per comprenderlo meglio e di più, per prendere confidenza con il suo linguaggio, ma soprattutto rileggere insieme la proposta che la Diocesi di Alife-Caiazzo ha consegnato alle Parrocchie e al Territorio al termine del Sinodo.
Parte da questa idea l’iniziativa della Forania di Piedimonte Matese che comprende le parrocchie di Piedimonte, San Potito Sannitico, Castello del Matese, San Gregorio Matese, Calvisi e Carattano che chiama a raccolta tutti gli operatori pastorali domenica 21 ottobre alle 15.30 presso il nuovo Auditorium comunale di San Potito (ex Ecomuseo, in via Sala).
A dare lettura del Libro del Sinodo don Antonio Mastantuono, sacerdote della Diocesi di Termoli-Larino, docente presso la Pontificia Università Lateranense e vice-assistente generale dell’Azione Cattolica Italiana. L’introduzione al pomeriggio e la moderazione del dibattito che seguirà è affidata a don Domenico La Cerra, vicario foraneo.

“Il sinodo lo dobbiamo studiare per approfondire, per viverlo. Il che significa che esso va vissuto non come strumento legislativo ma come una concreta possibilità di partecipazione e condivisione.
Nel IV capitolo è chiaramente indicato come essere chiesa, comunità di fratelli, come partecipare le strutture di comunione…”, le parole del Vescovo Valentino Di Cerbo in occasione dell’apertura dell’anno pastorale il 14 ottobre.
Mettersi insieme, fare Consigli Pastorali e Consigli affari economici, stimolare le associazioni, pregare insieme e decidere e spendersi per il territorio: in queste proposte, che sintetizzano la mission del Sinodo di Alife-Caiazzo, Mons. Di Cerbo ha invitato laici e sacerdoti ad investire il tempo dei prossimi mesi per interiorizzare tutto questo e poi, praticamente, viverlo.

A San Potito Sannitico, sono attesi tutti: catechisti, operatori della Caritas, ministri straordinari dell’Eucarestia, membri di associazioni parrocchiali, collaboratori delle parrocchie e soprattutto i sacerdoti alla guida delle loro Comunità.

 

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