Senza mezzi termini. Il Sindaco di Piedimonte Matese, Luigi Di Lorenzo, chiama a raccolta una serie di responsabilità intorno a Palazzo Ducale, discusso, amato, in eterna attesa di rinascita. E lo ha fatto in una nota inviata questa mattina al Presidente della Provincia Giorgio Magliocca e al Soprintendente Salvatore Buonomo: interventi di somma urgenza reclamati a chi di fatto detiene la proprietà materiale e morale di un bene di così alto valore artistico.
Il crollo di un tetto, potrebbe trascinare giù con sé ancora parti della struttura e scavare più profondamente la ferita inferta dall’incuria alla storica dimora della famiglia Gaetani D’Aragona.
Ecco che le condizioni critiche in cui versano alcuni ambienti, e buona parte della struttura portante, continuano ad essere oggetto di polemica e di rimbalzo tra responsabilità e presunte responsabilità politco-amministrative.
Sul crollo, è intervenuta anche la parlamentare M5S Margherita Del Sesto, altocasertana, attribuendo la lenta vicenda di Palazzo ducale al “crepuscolo” verso cui si dirige la politica locale garantendo di depositare “nelle prossime ore, un’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, al fine di ottenere informazioni dettagliate e per porre all’attenzione del Ministero lo stato di degrado in cui versa il monumento”. Ha ricordato altresì che nei mesi scorsi, aveva già sottoposto il problema a quelli che sono gli attuali vertici della politica nazionale e regionale. In merito nessuna risoluzione.
Passato alla Provincia di Caserta, ormai da qualche anno, di Palazzo Ducale si attende il recupero più volte annunciato e continuamente mancato fino alla esasperata azione-reazione di un comitato di cittadini “Recuperiamo Palazzo ducale” che lo ha candidato nel 2016 alla campagna FAI I Luoghi del cuore, ottenendo buone posizioni ma mai quelle giuste per garantirsi la somma sperata per gli interventi urgenti al tetto.
Tra i beni alienabili della Provincia, il Palazzo, nella parte in questione, appartiene ancora alla Provincia a cui il Primo cittadino ha chiesto l’immediato intervento.
“L’incuria di lunghi decenni e le intemperie a cui il nobile ma vetusto palazzo è esposto e i danni che procurano, hanno tempi diversi da quelli burocratici”, scrive il Sindaco. “Il tempo rappresenta una variabile che assume connotati diversi ed incide in modo diametralmente opposto. E mentre il tempo di attesa per un finanziamento può apparire relativamente breve, un temporale improvviso più violento del solito e di appena pochi minuti, può irreversibilmente compromette capolavori del nostro rinascimento… Sento di sollecitare il senso istituzionale ed i doveri che ne derivano, nonché la personale sensibilità ed attenzione per l’arte, la storia e per la cultura del territorio. È necessario porre in essere con estrema urgenza quei minimi interventi che impediscano alle infiltrazioni di rovinare gli affreschi nella parte in cui è crollato il solaio.
Bisogna impedire che “il tempo” cancelli “il tempo””.
Appello non solo al recupero materiale della storica dimora, ma anche alla memoria storica che esso rappresenta, ad un illustre spaccato di storia fatto di sapere illuminato, di contatti, di valori artistici.
Si tratta di avere un progetto futuro! E in esso vedervi proiettato questo spettacolare bene cittadino e in esso i piedimontesi.
il tutto in attesa della lungimiranza politica!
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