14 mesi di belle condivisioni, di tante e nuove relazioni; tempo trascorso mattone su mattone arricchito dal lavoro di tanti: catechisti, volontari della caritas, corale parrocchiale, comitati festeggiamenti, ministri della comunione e soprattutto i bambini, le mamme e i papà.
14 mesi, il tempo che ha visto il Vescovo di Alife-Caiazzo, Mons. Valentino Di Cerbo nelle vesti di parroco alla guida della Cattedrale di Alife e che in questi giorni saluta dopo aver nominato il nuovo parroco, don Pasquale Rubino.
Un saluto affidato prima di tutto alle affettuose strette di mano, ma anche e soprattutto alle parole “dedicate” agli alifani che Mons. Di Cerbo ha consegnato domenica scorsa tramite il foglietto parrocchiale Lungo la via mensilmente distribuito in questo suo tempo di permanenza in Città.
Parole che fanno sintesi del tempo trascorso insieme e invitano Alife ad avere speranza per il futuro; gratitudine per i sacerdoti collaboratori che hanno condiviso il cammino con il loro vescovo-parroco e i migliori auspici per don Alessandro Occhibove fino ad ora viceparroco in Cattedrale e per don Pasquale scelto per la guida di questa parrocchia.
Di seguito il testo integrale…
Il 25 ottobre scorso, contrariamente a quanto era stato annunciato nel foglietto di settembre, ho nominato don Pasqualino Rubino, nuovo parroco della Parrocchia Santa Maria Assunta-Cattedrale in Alife.
La decisione è dovuta all’avvicinarsi della conclusione del mio mandato di Vescovo della nostra Diocesi e dal desiderio di dare una guida stabile e adeguata alla nostra Parrocchia, dopo un periodo di faticosa ripresa.
Contestualmente alla nomina di don Pasqualino ad Alife, giunge quella di don Alessandro a Parroco delle parrocchie di San Sebastiano e San Nicola in Alvignano, dove sarà anche Amministratore parrocchiale delle Comunità di Ss. Pietro e Paolo e della Beata Vergine del Carmelo (Marcianofreddo).
Don Pasqualino trova una Parrocchia che in questi ultimi 14 mesi ha compiuto un significativo cammino, recuperando tante belle tradizioni, curando la sintonia con la Diocesi, avviando nuove proposte di evangelizzazione, come pure un riassetto condiviso dell’aspetto amministrativo e la cura delle strutture parrocchiali.
Gli auguriamo che la sua fede, la sua passione per il Regno di Dio e la sua esperienza, lo aiutino a ridare alla nostra Comunità nuovo entusiasmo e nuovo slancio per recuperare la sua funzione di collante della vita cittadina e di modello pastorale della Diocesi, costruendo reti di rapporti buoni tra gli alifani e segni di speranza per il futuro della nostra Città.
Auspichiamo, inoltre, che si senta innanzitutto “parroco normale” e che il prestigio di guidare la principale parrocchia della Diocesi non oscuri la responsabilità di essere uomo di Dio tra la gente, vicino a tutti e particolarmente alle necessità dei più poveri, alla ricerca dei giovani ed alla vita delle famiglie.
Possa sentirsi non tanto il titolare solitario di una struttura ecclesiale importante, ma colui che sa suscitare corresponsabilità, impegno per gli altri e la gioia di essere non somma di individualità, ma “popolo”, comunità radunata intorno all’Eucarestia per imparare a costruire in terra, nella nostra Terra alifana, quella felicità del NOI che il Padre, il Figlio e lo Spirito vivono in Cielo.
A don Alessandro che ha donato alla sua Comunità alifana l’entusiasmo del tempo del diaconato e i primi mesi del suo sacerdozio diciamo un grazie pieno di affetto e di ammirazione. Lo ringraziamo innanzitutto per aver ripreso dopo tanto tempo il contatto con i Giovani di Alife, cui ha dedicato il meglio delle sue energie umane e spirituali. Un particolare grazie per l’esempio che ha dato soprattutto con la sua grande generosità e la disponibilità, soprattutto nel ministero della Riconciliazione. Queste qualità lo aiuteranno ad affrontare la difficile responsabilità delle parrocchie di Alvignano, ma siamo certi che la sua passione per il Vangelo supplirà facilmente alla sua giovane età e alle difficoltà che gli si presenteranno. Gli auguriamo ogni bene e la gioia costante di servire il Signore e lo accompagniamo con la nostra preghiera.
Con queste nomine si conclude anche un periodo speciale e per certi aspetti irripetibile della parrocchia della Cattedrale di Alife, che è stata guidata negli ultimi 14 mesi direttamente dal Vescovo. È stata per me un’esperienza bellissima, durante la quale ho conosciuto meglio la Città di cui porto il titolo vescovile, sono stato circondato da tanti esempi buoni, da tanta disponibilità e da tanto affetto, soprattutto delle famiglie e dei bambini. La straordinaria esperienza di condivisione di questi mesi mi ha dato tanto entusiasmo e tanta speranza nelle capacità di questa Comunità di fare cose belle per il Signore e per i fratelli. Termino il mio mandato di parroco con tanta nostalgia, ma sono certo che i rapporti buoni che abbiamo costruito sono un patrimonio che difficilmente il tempo disperderà.
Porterò sempre Alife nel cuore e soprattutto nella mia preghiera.
Desidero ringraziare anche gli altri sacerdoti collaboratori di questi mesi: don Alfonso De Balsi e don Marcello Gallo. Esprimo, inoltre, la mia particolare riconoscenza ai seminaristi Michele Zullo e Massimiliano Capocasale, che continueranno a seguire i gruppi giovanili della nostra parrocchia insieme al nuovo parroco. A loro l’augurio di lasciarsi educare dalla gente nel cammino verso il Sacerdozio.
Su tutti invoco la benedizione del Signore e la celeste protezione dell’Assunta e di San Sisto.
+ don Valentino
