Noemi Riccitelli – Ci avviciniamo al 4 novembre, giornata in cui si ricorda la fine del primo conflitto mondiale, nel 1918, la Grande Guerra, ma nella quale si commemorano anche tutte le vittime di ogni guerra. Tanti sono stati i giovani soldati che hanno preso parte ai conflitti di ogni tempo, sacrificando la loro vita.
È proprio a loro che si rivolge il pensiero di tanti cittadini che in diverse città ricordano loro cari caduti in guerra, commemorati attraverso celebrazioni cui prendono parte le autorità e ovviamente i giovani studenti, che più di tutti devono conoscere e preservare la memoria.
Il nostro territorio, la città di Piedimonte Matese tra i tanti luoghi, negli anni oscuri del primo conflitto mondiale, ha visto la partenza di molti giovani per il fronte, tra questi, Salvatore Riselli.
Classe 1896, il giovane aveva appena 19 anni quando ha perso la vita sul fronte, nel 1916.
Daniela Mastrolorenzo, amministratrice del gruppo Facebook “Foto di ieri e di oggi… Piedimonte e il suo passato” , ha iniziato a pubblicare proprio in questo gruppo 8 lettere del giovane Salvatore, per ripercorrere gli ultimi momenti della sua vita al fronte, “tra paure, nostalgia di casa e speranze”.
Le prime 3 lettere pubblicate esprimono i sentimenti di un giovane costretto a crescere troppo in fretta nel terribile contesto bellico, in cui non era possibile mostrare debolezze e sofferenza, che tuttavia emergono nella scrittura del giovane, stremato dalle terribili prove cui si era sottoposti giorno dopo giorno.
“Soffriamo la sete da più giorni sotto il sole e la pioggia continuamente. Faccio sforzi superiori a me stesso”, scrive Salvatore.
La pubblicazione delle lettere del giovane Salvatore Riselli proseguirà in questa settimana, sempre sul gruppo Facebook suindicato.
Un modo originale per esercitare la memoria, attraverso documenti unici e preziosi, utilizzando i social per tentare di avvicinare un po’ tutti alla Storia, così come alle piccole storie di tanti uomini.