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Lettera al Governo: da Piedimonte Matese la richiesta di prevenzione e sicurezza

Il sindaco Di Lorenzo chiama in causa il progetto "Casa Italia"

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L’Italia si lascia alle spalle una dura settimana: il maltempo ha letteralmente flagellato la maggior parte della Penisola causando, oltre che evidenti e gravi danni materiali, anche la morte di molte persone, soprattutto in quelle zone maggiormente esposte al rischio ambientale.
Una tragedia indicibile e forse, con le dovute precauzioni e prevenzioni, evitabile.
Proprio per questo, il sindaco di Piedimonte Matese, dottor Luigi Di Lorenzo, in una lettera aperta indirizzata alle Autorità competenti, ha deciso di porre nuovamente l’accento sul rischio idrogeologico cui la città è esposta.
Infatti, già nel 2017, in occasione del primo consiglio comunale dopo i 100 giorni dalla definizione della nuova amministrazione comunale, il sindaco aveva sottolineato l’importanza della ripresa del progetto nazionale “Casa Italia” (clicca qui per una sintesi del progetto) dedicato a 10 tra i Comuni italiani a più alto rischio sismico, coordinato dal Politecnico di Milano, che vede l’architetto Renzo Piano come figura di maggior riferimento.
Il progetto fu definito dal Governo Renzi dopo i tragici avvenimenti del terremoto che colpì il Centro Italia nel 2016.
La città di Piedimonte Matese risulta inserita tra i 10 comuni ad alto rischio idrogeologico del progetto, che ha lo scopo di intervenire sugli edifici esistenti, riducendone la vulnerabilità, e sulla resilienza delle comunità, assicurando la vivibilità degli insediamenti.
Il sindaco nella lettera scrive come questo progetto risulti “apparentemente soppresso” e che la città ha quanto mai bisogno di controlli e messa in sicurezza, soprattutto nelle aree urbane, esposte a pericoli naturali.
Dunque, la richiesta del primo cittadino ai ministeri competenti è quella di un intervento immediato, dell’assegnazione di “fondi straordinari per la manutenzione ordinaria prima che accadimenti come nel Bellunese o in Sicilia accadano irrimediabilmente nel Matese”.
Di seguito, la lettera del sindaco alle autorità competenti:

LETTERA APERTA: Rischio Idrogeologico Città di Piedimonte Matese, urgenze.

Al Ministro degli Interni On. Salvini
Al Ministro del’Ambiente On. Costa
Al Governatore Della Campania On. De Luca
Al Presidente 1-Commissione Campania On. Piscitelli Alfonso
Al Presidente Commissione Ambiente Campania  On. Oliviero Gennaro
Al Direttore Genio Civile Regione Campania e Provincia di Caserta
Al Comando Regionale e Provinciale Protezione Civile Campania e Caserta
Al Presidente della Provincia Avv. Magliocca
Al Presidente Consorzio Idrico Bonifica Dr. Santagata
Al Comando Provinciale Vigili del Fuoco
Al Comando Polizia Municipale Piedimonte Matese
Alle P.O. Settori LLSSPP ed Urbanistica Città di Piedimonte Matese
p.c. All’Assessore Regionale Sonia Palmeri

Con grande dolore nel cuore per i disastri che stanno flagellando il Bellunese e la Sicilia, in qualità di Sindaco pro tempore della nostra Città, sento di dover concentrare l’attenzione sulla possibile prevenzione.
Piedimonte Matese  fu inserita tra le dieci città a maggiore rischio sismico ed idrogeologico nel decreto Casa Italia ora apparentemente soppresso.
Sebbene recentemente siano stati acquisiti due cospicui finanziamenti , nelle more delle procedure per l’avvio della progettazione e realizzazione dei lavori, serve manutenzione e messa in sicurezza.
Mi rivolgo perciò ai Ministeri competenti, al Governatore della Regione Campania de Luca , agli Onorevoli regionali locali ed alla sempre disponibile Ass. Regionale Sonia Palmeri, al Direttore del Genio civile di Caserta, al Comando Vigili del Fuoco provinciale ed alla Compagnia Carabinieri Piedimonte Matese nonché al soprintendente di Caserta ed ai nostri responsabili ing. Meoli ed ing. Tecchia.
Scrivo a nome della cittadinanza di Piedimonte Matese per chiedere alle SSLL “con urgenza” aiuto ed adempimenti ciascuno per la propria competenza.
La Città di Piedimonte Matese presenta il pericolo soprattutto  nell’area Urbana e non nelle zone rurali.
La Città viene da decenni di assoluta assenza di manutenzione puntuale in tal senso è la pericolosità per il centro abitato è legata a diversi pericoli naturali.
Il Vallone Paterno classificato come area urbana necessita di controlli e manutenzione come mai accaduto fino ad ora ed agli atti non ho ritrovato documentazioni circa manutenzioni del Rivo relativa agli ultimi 2 decenni.
La sua parte scoperta necessità una urgente manutenzioni nonché, come segnalatoci da tecnici locali, “necessita una seria verifica dello stato di conservazione nella parte tombata”.
Nel quartiere Sepicciano c’è bisogno di un’accelerazione dei nostri ( LLSSPP ed Urbanistica) dopo aver recuperato i fondi per il Vallone D’Agnese e del perfezionamento delle autorizzazioni che attende la Comunità Montana per il “Battiloro”.
Il Torano, infine, rappresenta anch’esso un pericolo da monitorare costantemente alla luce delle nuove tecnologie.
Il nostro grido d’allarme è forte e le risposte non possono ridursi a scarico di responsabilità tra Enti. Per cui dopo l’assegnazione del fondo Rendis per la progettazione siamo a chiederVi e a chiedere al Governatore sempre attento per il Matese, per la Città di Piedimonte, “fondi straordinari” per la manutenzione ordinaria prima che accadimenti come nel Bellunese o in Sicilia accadano irrimediabilmente nel Matese.
La nostra Città è tra le 10 e più alto rischio idrogeologico e sismico!
Al Genio Civile la richiesta reiterata di segnalarci percorsi e disponibilità finora non intercettate.
Al Presidente del Consorzio Bonifica la cortese richiesta di provvedere alla manutenzione dei rivi e dei tracciati idrici di propria competenza al fine di non intralciare eventuali deflussi anomali.
Ai nostri dirigenti P.P.O.O. che ricevono per cc la preghiera di effettuare nelle prossime ore sopralluoghi “computometrici” con i quali identificare chiaramente necessità urgenti e risorse necessarie prima che l’irreparabile accada anche da noi, a causa di ventennale mancanza di manutenzione e scelte scellerate quali percorsi tombati che ho chiesto al RUP del PUC di eliminare. Sempre agli stessi l’indicazione di contattare il Dipartimento di Ingegneria  Idraulica al fine di valutare rischi e criticità relative alle zone tombate ed in particolare al parcheggio coperto di Piazza De Benedictis e di Via Lupoli per la qualche auspichiamo un ritorno ad un percorso aperto del Torano ora tombato.
Ho il dovere ora, come mai accaduto prima, di richiedere a  tutti i destinatari supporto per il Matese come mai accaduto finora.
Certi di vostri risconti.
Cordiali saluti.

Firmato
Il Sindaco, dr Luigi Di Lorenzo
L’assessore Urbanistica Libertari Paterno, l’Assessore LLSSPP I. Filetti.
Il Presidente del Consiglio Comunale G. Santillo

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