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Ad Alife si mettono i voti: “all’opposizione un bel 7, alla maggioranza darei un 5”

Su facebook l'intervista a Macchiarelli e Di Caprio dei due gruppi di minoranza. Allo stile semiserio delle domande si accompagna il giudizio severo sul ruolo della maggioranza guidata dal sindaco Maria Luisa Di Tommaso

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L’ironia, strada privilegiata per parlare di politica; corsia preferenziale riservata alle battute “di troppo”, alle dichiarazioni proibite. Accade da sempre: Atene laboratorio di politica e culla della democrazia, con i suoi grandi pensatori, ce l’ha mostrato (e anche bene); oggi accade lo stesso, e a più livelli.
Come ad Alife (che non è Atene!) dove tra riso e provocazione avanzano dichiarazioni “di minoranza” spogliate di ogni tecnicismo e arringa da consiglio comunale per dire che questa maggioranza…non c’è, è sgonfia, manca di consistenza. Rimane solo un numero di circostanza.
Ancora una volta a richiamare l’attenzione degli alifani, per fare il punto sulla situazione, è Il Fatto alifano pagina facebook creata in occasione della scorsa campagna elettorale. Chi sia la mente, o le menti, non si sa (si inseguono più sospetti; ognuno azzarda un nome; secondi alcuni gli autori sarebbero già stati identificati, ma lasciarli anonimi fa più mistero, fa più “libertà di parola” e ai cittadini, in questa mascherata libertà piace identificarsi. Tant’è che Il Fatto alifano trova consenso…)

Tornando concreti… Sulla pagina social, nei giorni scorsi, sono uscite due interviste semiserie a 2 membri di minoranza: Gabriella Macchiarelli (gruppo de L’elefante) e Gianfranco Di Caprio (gruppo Uniti per Alife). Secondo un banale calcolo i prossimi interventi spetterebbero a Enzo Guadagno e Salvatore Cirioli. Quanto agli altri politici, fa sapere da Il Fatto “che i membri della maggioranza da noi contattati sembrano averci snobbato. 😤 Non mordiamo mica! Ci riteniamo anche piuttosto simpatici. Non credete?”

Stesse domande, risposte diverse. Prudente la Macchiarelli (“Diciamo che c’è ancora tanto lavoro da fare sia da parte della maggioranza sua dalla parte della minoranza. Non mi va di dare voti è troppo riduttivo”), più esplicito e meno impaurito Gianfranco Di Caprio (“Alla maggioranza quale? Quella completa o quella di “giunta”?”).
Concorde il giudizio sul buon gioco di squadra che stanno facendo i due gruppi di opposizione. Per Di Caprio: “all’opposizione do un bel 7, che diventa 8 se fatta insieme al gruppo dall’Elefante. Alla maggioranza darei un 5 che diventa 4 se riferito alla sola giunta”.
Così anche la collega del gruppo de L’elefante: “Credo che noi, entrambe le minoranze, ci stiamo comportando nel migliore dei modi, cercando di essere aperti a un dialogo costruttivo. Al contrario non ho visto finora un atteggiamento di grande apertura da parte della maggioranza”.

Di Caprio continua, spiegando le ragioni della sua pagella: “Troppi errori, molta leggerezza e, soprattutto, il rischio di allontanarci troppo dalla strada che avevamo intrapreso ovvero del rispetto delle regole. Il voto all’opposizione lo do alto perché stiamo facendo bene la nostra azione di controllo! E con il gruppo dall’Elefante si sta creando una sintonia che, se ricercata prima, oggi ci avrebbe messo in una situazione decisamente diversa!”.
L’espressione “se ricercata prima” tuttavia vacilla: tentativi di dialogo e di fusione prima della campagna elettorale non sono andati a buon fine e sono stati pagati col prezzo della sconfitta per entrambi seppur la somma di voti delle due compagini superava il totale dei voti incassati dalla lista vincitrice. Tant’è che al governo della Città vi è un altro gruppo.

Equilibrio da parte di entrambi gli intervistati, reduci come tutti gli altri Consiglieri di un  assise pubblica senza troppi risultati se non uno scontro acceso e l’abbandono dell’aula da parte delle minoranze e due membri di maggioranza, preludio di una divisione interna al gruppo di Amministrazione di cui ancora non si conoscono gli sviluppi.

Nell’intervista de Il Fatto, la sferzata finale chiama in causa il coraggio di quegli alifani che per fare politica ci mettono veramente la faccia e sul campo scelgono di esserci in prima persona…
La politica, come conferma la linea di queste interviste (cui va il merito di saper provocare) è anche questo, ironizzare senza banalizzare, e cercare – tra il riso – il modo per lanciare la propria stoccata sia da parte di uno che dell’altro.  Dialettica, confronto, scontro, argomentazioni e poi soluzioni fanno parte del grande gioco…

Tutto il resto è online, alla pagina che vi abbiamo indicato.

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