Home Scuola Piedimonte Matese, vicenda “Ventriglia”. Lettera aperta della De Girolamo

Piedimonte Matese, vicenda “Ventriglia”. Lettera aperta della De Girolamo

2984
0

Riceviamo e pubblichiamo la lettera della professoressa Bernarda De Girolamo: chiarisce le possibilità di futuro dell’Istituto piedimontese “Ventriglia”, da due anni in reggenza. L’annessione ad esso del plesso di San Gregorio Matese garantirebbe nuovamente l’autonomia scolastica allo storico istituto matesino: perchè fino ad ora non se ne è parlato? È la domanda che la Dirigente pone…
Riflessioni che si impongono all’indomani della notizia apparsa su Il Mattino (all’indomani del Piano di dimensionamento approvato dalla Regione Campania) circa la riorganizzazione dell’Istituto Comprensivo di Alife, che stando a dichiarazioni fuori dalla stampa citata, ipotizza di “annettere” la “Ventriglia” per raggiungere il numero minimo (400 unità) necessario a garantirsi nuovamente l’autonomia. 

La Lettera
Vista la natura  e la risonanza del dibattito che sta animando canali social e stampa locale in questi ultimi giorni, generando allarmismi e infruttuose acredini nella popolazione, a proposito del piano per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche del primo ciclo di Piedimonte, mi preme intervenire per offrire un mio contributo, spero costruttivo, non essendomi stato possibile farlo in altre sedi, forse più appropriate. Tale parere è legittimato innanzitutto dall’essere la scrivente il Dirigente Scolastico dell’istituto capofila dell’Ambito 9, rete di ben 25 istituzioni del territorio matesino e oltre.

Vorrei in primo luogo sottolineare come, nel campo dell’istruzione in particolar modo, l’esperienza e la competenza specifica debbano essere fattori determinanti in ogni decisione, per evitare le spiacevoli e spesso serie conseguenze di errori grossolani ma soprattutto per giungere ad azioni effettivamente efficaci e funzionali al FINE ULTIMO DI CHI OPERA NELLA COSA PUBBLICA, che deve essere sempre il perseguire l’utile della cittadinanza, il preservare le risorse e l’identità culturale di un territorio, il promuovere il suo progresso, creando sinergie costruttive.

Nel discutere di dimensionamento scolastico, perciò, un tavolo di confronto che coinvolgesse i dirigenti delle scuole cittadine, che peraltro già operano costantemente in continuità e costituiscono reti che agiscono non soltanto nel campo specifico dell’istruzione ma anche di quello della ‘formazione civica’, sopperendo troppo spesso all’assenza delle altre agenzie preposte, sarebbe stato quanto meno auspicabile.

A tal proposito, letta la delibera della Giunta Comunale della Città di Piedimonte Matese, n.188 del 30/10/2018, mi è d’uopo osservare come, in base alla normativa vigente che per i comuni montani prevede in deroga il numero minimo di 400 iscritti per evitare l’accorpamento tra istituti, essa sancisca di fatto la perdita dell’autonomia per lo ‘storico’ Istituto Comprensivo “Ventriglia”, già da due anni in reggenza a dirigenti di altre scuole, istituzione inserita in un quartiere con una forte e peculiare identità culturale all’interno del territorio comunale, di cui contribuisce a conservare il patrimonio, non ultima la tradizione musicale.

L’istituto Ventriglia conta ad oggi, infatti, 381 iscritti, numero inferiore ai 400 necessari per riacquistare l’autonomia. Il mio suggerimento, da ‘tecnico’ della Scuola quale sono, basato non sulla miopia delle polemiche ma sulla lungimiranza dell’esperienza, è di ripensare l’organizzazione proposta in delibera dal Sindaco di Piedimonte Matese, prevedendo l’annessione all’I.C. Ventriglia del plesso di San Gregorio, che conta n.57 studenti (attualmente annesso a Piedimonte 2 – Castello): tale riorganizzazione garantirebbe l’autonomia di tutte le quattro istituzioni scolastiche del primo ciclo di Piedimonte Matese, restituendo legittimamente la presidenza alla storica istituzione scolastica ‘Ventriglia’. Infatti: l’Istituto ‘Falcone’ manterrebbe i suoi 400 iscritti; la Scuola Secondaria di I grado ‘Vitale’ è di suo costituita da 445 studenti; ‘Piedimonte 2 – Castello’, pur perdendo i 57 di San Gregorio, avrebbe un numero di alunni pari a 405; infine l’I.C. ‘Ventriglia’, aggiungendo il plesso di San Gregorio, raggiungerebbe le 438 unità, numero utile a mantenere l’autonomia.

Mi sorprende, in verità, come tale possibilità non sia stata valutata già in precedenza: si sarebbero evitati così all’istituto due anni scolastici di reggenza, con le inevitabili ricadute che tale condizione comporta per ogni istituzione scolastica.

Tengo a sottolineare, infine, che il mio intervento è mosso da motivazioni di carattere puramente professionale, vale a dire dallo spirito di servizio con cui ogni giorno opero le scelte nella scuola che dirigo, il Liceo Statale “G. Galilei”, e le condivido con tutto il personale, gli studenti e le loro famiglie, nell’ottica di un solo fine, che è la salvaguardia e la valorizzazione delle nostre risorse locali e il contrasto all’odioso e sempre più ingente fenomeno dello spopolamento e del depauperamento sociale, che troppo spesso è la conseguenza di politiche dettate da un campanilismo ottuso e miope.

Bernarda De Girolamo, Dirigente Scolastico

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.