Home Territorio Davvero nascono così pochi bambini nel Matese? L’epilogo di neonatologia all’ospedale di...

Davvero nascono così pochi bambini nel Matese? L’epilogo di neonatologia all’ospedale di Piedimonte

Il sindaco della città Luigi Di Lorenzo, chiama in causa l'Asl Caserta e chiede una politica più lungimirante

2101
1

Il Governo decide di chiudere il Punto Nascita dell’ospedale civile di Piedimonte Matese (con quelli di Polla e Sapri), la Regione Campania chiede una deroga.
Ancora in balìa di decisioni definitive il presidio sanitario matesino, oggi uno dei pochi in Campania a garantire – sia al Pronto soccorso che nei reparti – l’assistenza e il servizio di qualità che manca in altri e sovraffollati centri della Regione.

A Piedimonte Matese – lì dove mancano i primari, e gli infermieri a fatica coprono i turni – si raccoglie non solo la popolazione locale, ma giungono ormai da tutta la Regione pazienti con la scelta mirata dei servizi e dell’assistenza che qui sanno di trovare.

Sul caso di neonatologia si discute da anni senza alcuna soluzione: l’assenza del servizio ha messo in crisi il “sistema nascite” del Matese, già provato dalla tendenza europea e nazionale che vede in considerevole calo la popolazione residente (basti pensare che nel 2017 la popolazione italiana è diminuita di oltre 105.472 unità e il numero dei nati non era mai stato così basso dai tempi dell’Unità d’Italia).
Tant’è che negli ultimi 15 anni è cresciuto considerevolmente il numero di mamme matesine, che ha scelto di far nascere il proprio figlio fuori dalla struttura di Piedimonte Matese. E sono Benevento, Caserta e Capua i centri di maggior richiamo, soprattutto per l’assistenza garantita ai neonati che il locale reparto non può fornire in caso di necessità.

A seguito delle decisioni di Governo e della richiesta di deroga della Regione Campania (leggi il comunicato), anche la reazione del Sindaco di Piedimonte, Luigi Di Lorenzorichiedendo l’ineludibilile impegno della Asl di Caserta a garantire eventuali lavori di miglioramento e integrazione di personale ove necessario”.
“È mia personale impressione – continua il Primo cittadino, di professione medico – che innegabilmente a fronte di una florida attività dell’Ostetricia di Piedimonte pubblica e privata, sul territorio ci sia una cronica penalizzazione della neonatologia che pesa come un macigno“.

A fronte delle nascite matesine che regolarmente avvengono fuori dal territorio, Di Lorenzo chiede di riformulare la programmazione della “poco lungimirante” Asl casertana perchè migliorare il servizio equivarrebbe a riportare le nascite sul territorio, piuttosto che lasciare alla deriva un servizio che fino a metà degli anni ’90 è stato fiore all’occhiello in tutta la Provincia di Caserta. Perchè un “reparto maternità” (con tutti i suoi servizi normali e straordinari) merita rispetto, anche solo a pronunciarlo, e futuro anche solo a pensarlo. (Leggi il comunicato integrale del sindaco Di Lorenzo).

1 COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.