Presso l’Auditorium “G. La Pira” di San Potito Sannitico si terrà un seminario informativo inerente alle deroghe igienico-sanitarie previste dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale sulle “Produzioni Agroalimentari Tradizionali” (P.A.T.) riconosciute con Decreto dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, venerdì 7 dicembre dalle 8.30.
L’evento, organizzato dal Centro di Referenza Regionale per le Produzioni Agroalimentari Tradizionali della Regione Campania – Area PAT – (C.Ri.PAT.) sarà introdotto dai saluti di Francesco Imperadore, sindaco di San Potito; Vincenzo Girfatti, presidente del Parco Regionale del Matese; Mario Campofreda, presidente dell’Ordine dei Veterinari di Caserta; Cosimo Lavecchia, presidente dell’Ordine dei Veterinari di Benevento. Moderati da Vincenzo D’Andrea, referente del Centro di Referenza (Area PAT), interverranno sull’argomento esperti del settore.
Vincenzo D’Amato, direttore tecnico C.Ri.PAT. (Area PAT) – I PAT in Campania: prospettive; Ferdinando Gandolfi, assessorato all’Agricoltura Regione Campania – I PAT della Campania: PSR 2014-2020 Misura 02. A parlare de I PAT della Campania: Esperienze del territorio saranno Danila Carlucci (referente C.Ri.PAT. Area PAT ASL BN); Angelo Citro (referente C.Ri.PAT. Area PAT ASL SA) e Carmela D’Acierno (referente C.Ri.PAT. Area PAT ASL NA1). Nicoletta Murru (Università degli Studi di Napoli Federico II) parlerà di Deroghe dei PAT: normativa vigente; sulla Gestione igienico-sanitaria dei PAT si confronterà con i presenti Federico Capuano, IZSM Portici Dipartimento Ispezione Alimenti. Al seminario è prevista, inoltre, la partecipazione di Antonio Limone, direttore generale IZSM di Portici e Paolo Sarnelli, dirigente UOD2 Prevenzione e Sanità – Regione Campania. Le conclusioni saranno affidate ai rappresentanti politici e interessante sarà l’intervento degli O.S.A. del territorio.
Si tratta di un incontro significativo per tutti i soggetti economici che operano nel territorio del Parco, ma che chiama in causa anche amministratori e esponenti della politica locale, e ancora medici, veterinari, biologi e le altre figure che si occupano di controllo qualità, ognuna membro dell’imponente motore di crescita economica e sociale delle zone più interne come quelle che rientrano nel Parco.