Serata dedicata al nuovo parroco, don Pasquale Rubino, non senza un pensiero particolare riservato al Vescovo Mons. Di Cerbo che negli ultimi 15 mesi ha guidato personalmente la comunità, nelle vesti di parroco.
All’inizio della celebrazione della Presa di possesso canonico, il Consiglio pastorale ha voluto esprimere al suo Pastore riconoscenza per il tempo trascorso insieme, per aver fatto sentire la comunità di Alife “figlia amata”, presa per mano e accompagnata in avanti…
Affettuosa corrispondenza tra il Vescovo e la sua parrocchia già a partire dalle parole ad essa dedicate nell’ultimo foglio parrocchiale consegnato alla comunità all’indomani della nomina del nuovo parroco: “È stata per me un’esperienza bellissima, durante la quale ho conosciuto meglio la Città di cui porto il titolo vescovile,
sono stato circondato da tanti esempi buoni, da tanta disponibilità e da tanto affetto, soprattutto delle famiglie e dei bambini.
Termino il mio mandato di parroco con tanta nostalgia, ma sono certo che i rapporti buoni che abbiamo costruito sono un patrimonio che difficilmente il tempo disperderà.
Porterò sempre Alife nel cuore e soprattutto nella mia preghiera” (scarica il testo integrale).
Il saluto del Consiglio Pastorale a Mons. Di Cerbo
La nostra lode a Dio, questa sera guarda in due direzioni: il recente passato, quello degli ultimi 15 mesi vissuti con la guida del nostro Vescovo e il tempo futuro che ci è messo tra le mani, chiamati a condividerlo con don Pasqualino, nuovo parroco.
Caro Vescovo Valentino,
a nome del Consiglio pastorale della Parrocchia di Santa Maria Assunta, grazie!
Grazie per aver preso per mano la nostra comunità e averla fatta sentire “figlia amata”.
Questa comunità da te accompagnata, ha potuto ritrovare quel senso di ordinaria vita pastorale, di tradizioni e allo stesso tempo di belle novità in ambito formativo.
Il rinnovamento della catechesi in tutta la Diocesi riproposto anche a noi; la chiarezza dell’amministrazione della Parrocchia; il ritrovato uso degli spazi di Santa Caterina; le riparazioni strutturali degli edifici parrocchiali, l’acquisizione di altri fabbricati e spazi per le attività pastorali, sono poca cosa se non avessimo visto con quanta convinzione, e soprattutto con quanto cuore hai fatto tutto questo.
Il gruppo dei giovani del catecumenato crismale; i percorsi per la preparazione al battesimo, oltre che al matrimonio; i giovani di Azione Cattolica; la Schola cantorum; la Caritas; il gruppo dei catechisti: ecco una parrocchia un po’ cresciuta e pronta a nuove sfide.
Noi ti custodiremo davanti a Dio, chiedendo per te di continuare ad essere “sfrenato” ed appassionato annunciatore del Vangelo. Rimani uno della nostra famiglia.
Grazie per aver scelto don Pasqualino quale tuo successore – come parroco – per questa comunità che trova in eredità tutto quello che insieme a te abbiamo costruito. Lui che ha operato in questa chiesa insieme al compianto don Pasquale Bisceglia dal 1992 al ’94, e in numerose altre attività pastorali.
