Michele Martuscelli – Adesso tutta l’attesa è per l’assemblea generale indetta per la giornata di giovedì 29 novembre alle ore 17.00 nell’Aula consiliare di Piedimonte Matese. All’ordine del giorno le gravi e spinose problematiche che stanno angosciando le famiglie con i loro figli iscritti presso l’Istituto Comprensivo II di Piedimonte di cui fanno parte i plessi di piazza Carmine, di Castello del Matese (paese in piena mobilitazione lo scorso sabato) e San Gregorio Matese. Andiamo con ordine.
A dare una spinta decisiva – o meglio accelerazione al movimento intercomunale – in relazione alla situazione di disagi crescenti e di polemica nei confronti della conduzione gestionale dell’Istituzione scolastica, è stata la protesta messa in atto dalle famiglie di Castello del Matese con due giorni di sciopero nello spiazzale antistante la struttura ed un corteo nelle strade del paese, sfociato in un’assemblea pubblica (la seconda a distanza di poche settimane con esiti risolutivi) nell’aula del Municipio al termine del quale è stato redatto un verbale trasmesso anche alla direzione regionale dell’Ufficio scolastico regionale già raggiunto da precedenti comunicazioni partite da Piedimonte Matese anche ai servizi ispettivi.
Nel documento sono ancora una volta evidenziate le criticità già notificate (alcune addirittura al Tar come la richiesta di esibizione del pagamento della copertura assicurativa nel corso dello scorso anno scolastico) in termini di offerta formativa, partecipazione a gite scolastiche, assicurazione integrativa, progetti Pon rimasti inattuati. L’amministrazione comunale – guidata dal sindaco Tonino Montone – sì è fatta carico di tali ansie e preoccupazioni (menzionato quanto avvenuto in occasione della giornata dell’Unità nazionale con la mancata partecipazione degli studenti) per cui è stato chiesto, con forza, “la rimozione di tutti quegli ostacoli che impediscono un corretto funzionamento al canale comunicativo di tutti gli attori in campo” e quindi dei disservizi lamentati e patiti (da completare anche- a quanto pare- la nomina di docenti di sostegno).
In tema di partecipazione-comunicazione? Neanche un Consiglio di istituto, ovvero il massimo organismo collegiale abilitato a trattare ogni aspetto della vita didattica e gestionale, a conferma della drammaticità dei canali comunicativi ufficiali. Problema sollevato a Castello del Matese, ma anche nel Plesso di piazza Carmine, dove sabato scorso – in concomitanza con quanto messo in campo a Castello – è stata allestita una protesta di solidarietà con l’affissione di alcuni striscioni sui cancelli. Un clima, dunque, molto teso ma anche carico di aspettative per risolvere le tante questioni organizzative e didattiche ancora pendenti.