Un epilogo triste quello che è stato programmato per l’ASD Alliphae, la squadra di calcio storica del Comune di Alife, nata nel 2007, che giocava le proprie partite casalinghe allo Stadio Spinelli. A comunicarlo è stata proprio la società lo scorso 26 novembre, tramite un post su facebook, che delinea le difficoltà in cui il club versava e l’oggettiva impossibilità di proseguire il percorso nel campionato d’Eccellenza molisana:
“Con enorme rammarico dobbiamo comunicare che non prenderemo parte alle prossima partita di campionato a Serracapriola (Fg) perché dopo una lunga riflessione abbiamo deciso di ritirarci da questo campionato. Le motivazioni sono da ricercare nella impossibilità oggettiva a continuare. A cominciare da un clima ostile che abbiamo sempre trovato allo “Spinelli” passando per la richiesta di svincolo di quasi tutti i tesserati ed arrivando alla riflessione che tanti sacrifici economici e personali per un titolo che era condannato a sparire non sono stati confortati dai risultati. I Tesserati saranno svincolati in un unica soluzione il giorno 03-12-2018 .Con profondo rammarico ci ritiriamo il titolo dell’ Alliphae era morto… è destino che muoia lo stesso.”
Lo scorso Luglio, la proprietà della squadra di calcio alifana era stata trasferita al nuovo presidente, Federico Forgione, da parte di Angelo Giammatteo, imprenditore locale. Tutto sembrava essere destinato a continuare nel migliore dei modi, con una campagna acquisti molto promettente e un campionato tutto da giocare.
L’ASD Alliphae, guidata dall’allenatore Mauro Vitelli, entrato in carica proprio con la nuova presidenza, occupava, fino al momento del ritiro, l’ultima posizione della classifica a 16 squadre del Girone A d’Eccellenza Molise, con 0 punti dopo 12 giornate.
Un declino, quello dei giallo-blu (colori sociali del club), che si protrae proprio da quando il cambio di proprietà ha effettivamente scosso quella che invece era una realtà fiorente, ricca di talenti, che ha vissuto una promozione in Eccellenza e seguitissima da un pubblico assiduo e appassionato, come hanno ampiamente dimostrato i componenti del gruppo “Cattivi Pensieri”, gli “Ultras pacifici” della squadra, i quali hanno seguito i propri amici in tutte le trasferte, con sciarpe vessilli e bandiere. Proprio da questo gruppo di ragazzi è nata una catena di post sui social che esprimeva tutto il loro dissenso e dispiacere nei confronti di una situazione che sembrava evitabile, che ha tolto un pezzettino di cuore al paese e che ha definitivamente sancito un esito, calcistico, che Alife non meritava.
Tramite questo manifesto (immagine a sinistra), sono state invitate istituzioni e imprenditoria a salvare, quantomeno in “calcio d’angolo”, un progetto che ha impiegato un decennio ad arrivare dov’era e che non può sgretolarsi in questo modo, lasciando solo amaro in bocca e poca chiarezza.
L’auspicio del gruppo Cattivi Pensieri, come quello di tutti d’altronde, è che si possa insieme far rinascere il club da questo momento di difficoltà, coinvolgendo anche i più piccoli per allargare il settore giovanile e garantire un futuro prosperoso. Ogni comunità necessita del proprio luogo di sport, in cui convergere le proprie forze e il proprio sostegno, solo per difendere i colori del proprio comune e divertirsi insieme. Nella speranza che il tutto possa risolversi nei prossimi mesi, sono arrivati anche i messaggi di supporto da parte delle società calcistiche dei comuni limitrofi, esprimendo tutta la loro vicinanza in questo momento difficile, soprattutto ai calciatori e ai tifosi.