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Alvignano. Con la “luminera” si aspetta il Natale

Venerdì 7 dicembre, vigilia dell'Immacolata Concezione, torna la festa del "sacro fuoco"

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Lavinia Onofrio – Torna, ad Alvignano, “La luminera”, la ricorrenza tradizionale che anticipa il Natale alvignanese. Organizzata dall’Associazione Maria SS. Addolorata che fa capo al Santuario omonimo in collaborazione col parroco don Alessandro Occhibove, la festa prenatalizia animerà Alvignano venerdì 7 dicembre con la Santa Messa alle 18.00 in Santuario, a cui seguirà la processione verso la chiesa parrocchiale di San Nicola, dove avverrà l’accensione della storica luminera. A suggellare la cerimonia un momento di convivialità offerto dall’Associazione, rirpononendo un’usanza fatta oggetto molto spesso dei racconti delle persone più anziane. La luminera si rinnova ogni Vigilia dell’Immacolata, dischiusa dal “fuoco sacro”, che arderà per ricordare a giovani e non più giovani che il Natale dev’essere innanzitutto motivo di coesione.

Luminera 2015

Storia della luminera
Il rito del fuoco non impedisce di pensare che la sua origine risalga ad un’usanza pagana: durante il tempo delle semine, la letteratura e il mito ricordano di atti propiziatori in cui protagonista è il falò che arde per una divinità femminile a cui gli uomini affidano la custodia della terra.
Molte di queste usanze sono confluiti in maniera del tutto naturale negli aspetti più popolari della religione cristiana, in continuità con il bisogno dell’uomo di darsi dei segni che gli permettessero di interloquire con il divino.
A Dragoni i più anziani raccontano che la luminera rappresenta il fuoco che Maria accese per asciugare i panni di lino in cui avrebbe avvolto Gesù Bambino; altri raccontano del fuoco come fondamentale riferimento e guida nel cammino che accompagnò Maria e Giuseppe verso Betlemme; per altri ancora, e in maniera aggiornata rispetto alla tradizione più volgare, quel fuoco apre l’attesa di chi aspetta Gesù, vuole dire un primo segno di veglia nella notte per la venuta del figlio di Dio. Non a caso, sulle finestre delle case di Alvignano e Dragoni, proprio alla vigilia dell’Immacolata brillano tanti lumini, così come avverrà anche la notte di Natale.
Alla fine non ha poi tanta importanza chiedersi l’origine di questa usanza perché l’esperienza ogni anno conferma il bisogno dell’uomo di un momento di raccoglimento e familiarità, di preghiera – anche distratta – che si legge nello sguardo curioso e compiaciuto che si perde tra le fiammate che guizzano verso il cielo, lasciando poi il posto al calore lungo della brace fino al mattino.
È un’anticipazione semplice e dolce della festa più grande e bella che è il Natale, e le comunità che si riuniscono intorno alla luminera sanno bene che essa non non morirà perché appartiene, da sempre, alla vita di questi luoghi e porta con sé l’essenza di un Natale originale e per certi aspetti, unico.

 

 

 

 

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