Appello al consiglio di Stato contro la Termotetti sas; revoca del contratto alla Nova Ecology srl; nuovo bando per il servizio rifiuti, rivendicazione stipendiali degli operai con azioni di protesta nei confronti dell’amministrazione comunale: sempre più tormentata la gestione dei rifiuti nel maggiore centro urbano matesino.
Andiamo per ordine e per capitoli ed aspetti che si intrecciano.
Revoca del contratto. Nei giorni scorsi la responsabile del Settore ambiente e territorio (Ufficio tecnico comunale) Renata Tecchia, ha revocato il contratto di appalto del servizio integrato dei rifiuti (dal 2015 servizi unificati di spazzamento, raccolta e trasporto) alla “Nova Ecology srl” a seguito del cambio societario del soggetto gestore per la mancata iscrizione all’elenco anti-mafia (il richiesto subentro alla “Termotetti sas” affidataria dal 2015 del contratto dei servizi sotto i riflettori della magistratura come è noto) notificato a fine agosto.
Questa ed altre informazioni sono state rese note nel corso di una riunione in prefettura convocata -a fine novembre – per affrontare i ritardi nel pagamento delle spettanze stipendiali ai 26 operai rispetto ai 31 della originaria gara di appalto (18 a tempo pieno e 8 part time). In quell’occasione il sindaco, Luigi Di Lorenzo, ha presentato la nota messa a verbale.
Cosa dice il verbale. Il comune di Piedimonte Matese prendeva atto della mancata iscrizione nella white list della nuova società subentrante(“Nova ecology srl”) condizione necessario per subentrare nella gestione, sottolineando “la impossibilità di effettuare la presa d’atto del cambio societario”.
Da qui l’avvio dell’iter che poi ha portato alla revoca del contratto ritendo le osservazioni e le motivazioni “insufficienti” come esplicitato nella nota verbalizzata.
Nuovo bando rifiuti. Mentre prosegue la proroga del servizio pubblico di igiene urbana il comune ha avviato la procedura – semplificata dati i tempi e l’oggetto del contratto – per la ricerca di un idoneo operatore ovvero di imprese del settore iscritte a nell’elenco delle aziende “certificate”.
Già a febbraio scorso vi fu il recesso contrattuale dalla Termotetti sas per le medesime ragioni, poi oggetto di un ricorso al Tar vinto dall’azienda matesina contro il Ministero dell’interno tramite la Prefettura per difetto di istruttori con una sonora sconfessione di quanto disposto dalla stessa prefettura che ha fatto ricorso alla sentenza del tribunale amministrativo campana appellandonsi al consiglio di stato.
Dopo il recesso dalla Termotetti il Comune avviò una procedura per dare il servizio con ordinanze, esito finito in contenzioso con la Falzarano tuttora pendente. Adesso ci riprova con una nuova procedura a spesa mensile (canone ridotto da pagare al gestore).
Spettanze stipendiali. Sono settimane che gli operai del cantiere, in attesa della definizione della procedura di accreditamento alla white list o del nuovo affidamento, attendono tre mensilità di pagamento per cui stanno mettendo in campo una serie di iniziative per fare pressione e tenere alta l’attenzione sui disagi familiari. Nonostante i ritardi nei pagamenti gli operai hanno garantito il servizio in queste settimane anche a fronte delle perduranti indisponibilità di cassa delle finanze comunali (in termini di liquidità).