Home Attualità Piedimonte Matese premia l’esempio buono dei suoi eroi moderni

Piedimonte Matese premia l’esempio buono dei suoi eroi moderni

Durante la seduta del Consiglio comunale, svoltasi ieri pomeriggio, è stata conferita la cittadinanza onoraria a Pietrangelo Gregorio ed un pubblico encomio a Rosario di Lello e Pasqualino Venditti

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Il conferimento della Cittadinanza onoraria a Pietrangelo Gregorio, consegnata all’amico e collega Guido Riselli

Con la seduta di ieri pomeriggio, il Consiglio comunale di Piedimonte Matese, ha sanato una dimenticanza lunga svariati decenni, conferendo una serie di onorificenze a personaggi e concittadini che con il loro impegno hanno saputo illustrare la città a livello locale, nazionale ed internazionale.

La cittadinanza onoraria. Aperto dalle note dell’Inno nazionale e di quello europeo, il Consiglio comunale di ieri sera ha posto l’accento innanzi tutto sulla figura di Pietrangelo Gregorio. Irpino di nascita e piedimontese di adozione, negli anni ’60 l’ingegnere Gregorio fu protagonista tanto dell’innovazione tecnologica (ben 300 brevetti) oltre che del panorama radiotelevisivo: sua fu l’apertura della prima televisione privata italiana via cavo e la fondazione di numerose emittenti, tra le quali spicca Napoli canale 21, cosi chiamata in omaggio alla libertà di espressione, sancita dall’articolo 21 della Costituzione italiana. Un’attività estremamente meritoria, la sua, che già nel settembre scorso la Città di Napoli ha omaggiato di una targa ed una medaglia d’oro. Tributi a cui da ieri si è aggiunta finalmente la cittadinanza onoraria piedimontese.
A fare le veci dell’ingegnere, assente più che giustificato per via dell’età avanzata, è stato Guido Riselli, suo amico e collega, che in lacrime ha sottolineato come Pietrangelo Gregorio si sia impegnato a lungo nella creazione di posti di lavoro all’interno del territorio matesino, anche dopo il definitivo trasferimento a Napoli.

I pubblici encomi. Non meno importanti sono i pubblici encomi, con cui la Giunta ha elogiato Rosario Di Lello e Pasqualino Venditti. Il primo, medico e professionista di lungo corso, sanpotitese di origine ma vissuto per buona parte della sua vita nel capoluogo matesino, dove continua ad accumulare meriti notevoli nel campo della ricerca a carattere storico, ha ricevuto un elogio per aver donato alla cittadinanza la sua collezione di armi antiche, che presto saranno esposte nel Museo civico.
Al riconoscimento, il dottore Di Lello ha replicato “Perché l’ho fatto? Qualcuno mi aveva consigliato di venderle. Ho risposto di no, preferisco donarle, perché considero Piedimonte la mia città: stimo i piedimontesi perché mi stimano e rispetto i piedimontesi perché mi rispettano” strappando un applauso convinto ai presenti. Il secondo, piedimontese doc, nato e cresciuto nel Rione Vallata, per lunghi anni operaio e poi impiegato dell’Enel, è stato premiato per preso a cuore, da circa sette anni, un bambino diversamente abile (…) occupandosi dei suoi studi e dei suoi svaghi.
Il concittadino, visibilmente emozionato dinanzi ad un’Amministrazione piedimontese che ha voluto riconoscere la generosità, l’altruismo e lo spirito di abnegazione nei confronti di chi è più debole ed in difficoltà, ha affermato con semplicità di aver fatto ciò che ha sentito istintivamente e che il realtà il riconoscimento va anche ad altre persone che insieme a lui si preoccupano delle stesse problematiche.

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