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Piedimonte Matese. Il Sindaco ordina il recupero del Mascagni con il pieno consenso dei cittadini

Pugno duro del Comune: entro 90 giorni, dovrà essere ripristinato lo stato originario dei luoghi. Poi il colpo di scena: nel frattempo lo stabile ha cambiato proprietario

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È una storia infinita, quella che riguarda il Teatro Mascagni, lo stabile che in passato fu protagonista della vita sociale e culturale della città ed oggi, vero e proprio monumento in stile Liberty, come altri storici e importanti edifici piedimontesi, è chiuso al pubblico e giace in grave stato di abbandono.

Come risulta dall’ordinanza emessa il 7 dicembre 2018, il Sindaco della città Luigi di Lorenzo, preso atto dello stato di deterioramento dell’edificio emerso, in tutta la sua gravità, nel corso del sopralluogo di avvenuto tre giorni addietro, ha ordinato al dott. Gianfilippo Mancini, legale rappresentante della società ENEL Produzione, il ripristino dei luoghi allo stato originario. Tale operazione dovrà compiersi entro 90 giorni dall’emissione dell’ordinanza e la mancata osservanza della stessa comporterà l’applicazione delle sanzioni previste per legge.

Il cambio di proprietà. Dal Gruppo Visone ad ENEL. Di fronte all’entrata di questo nuovo attore nell’annosa diatriba del Mascagni, l’opinione pubblica locale è rimasta fortemente sorpresa: non ha stupito infatti il cambio in sè, che rientrerebbe perfettamente nelle dinamiche gestionali dell’edificio, edificato nel 1928 dalle Famiglie Rossi e Marzano e successivamente passato di mano, fino al Gruppo Visone, famiglia di imprenditori locali. Ciò che sorprende in realtà è lo stretto riserbo in cui è avvenuto quest’ultimo passaggio di proprietà, soprattutto ricordando il confronto tra Visone e le Autorità comunali, che tra il 2008 ed il 2012 sembrò arrivare vicino all’accordo con un ambizioso progetto di riqualificazione (non senza vivaci polemiche) e la successiva mobilitazione popolare attraverso i social network, sfociata nella costituzione di un comitato spontaneo (Leggi l’articolo).

Ora il Comune ha scelto la strada del pugno duro, ma deciso. Resta da vedere quale sarà la reazione della massima tra le società nazionali di distribuzione elettrica, ultima erede di una una questione che si trascina vergognosamente da decenni. Intanto i Piedimontesi sorridono con soddisfazione di fronte all’Ordinanza del Sindaco Di Lorenzo e intravedono per la Città una possibile occasione di riscatto per quel che riguarda la visibilità e il decoro di uno dei suoi più nobili monumenti.

Nel motore di ricerca del nostro sito, cliccando la parola Mascagni, è possibile risalire attraverso i molteplici articoli di Clarus all’intera vicenda del teatro cittadino. 

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