Home Attualità Piedimonte Matese. Vicenda Mascagni, la parola al Primo cittadino

Piedimonte Matese. Vicenda Mascagni, la parola al Primo cittadino

Dopo l’ordinanza emessa dall’Amministrazione comunale, il sindaco Di Lorenzo fa un primo punto della situazione “Ripristino immediato del decoro urbano, altrimenti saremo costretti a forzare la mano”

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luigi di lorenzoDa qualche giorno, si sono riaccesi i riflettori sul Mascagni, il teatro piedimontese oggetto di una lunga diatriba gestionale, che negli ultimi decenni l’ha reso uno degli edifici-simbolo del degrado in cui versano alcuni monumenti cittadini.

Con l’ordinanza emessa lo scorso 7 dicembre, l’Amministrazione comunale del capoluogo matesino ha deciso di usare il pugno duro con i proprietari dell’edificio, che nel frattempo non fanno più capo la gruppo Visone, bensi ad Enel produzione, intimando cosi il ripristino dello stabile entro 90 giorni.

Oggi, il sindaco Luigi Di Lorenzo interviene sulla vicenda, precisando i punti di quella che sarà la road map con la quale la Giunta si muoverà prossimamente.

“Il nostro interesse principale – esordisce il sindaco – è la pulizia dell’area, che implica la rimozione delle lamiere che oggi insistono sulla strada, l’apposizione di un nuovo cancello ed ovviamente l’eliminazione di erbacce ed un primo recupero della facciata dell’edificio”.

Inoltre, il sindaco aggiunge “Il decoro urbano è la nostra prima priorità, perchè abbiamo il dovere di restituire dignità a quel luogo. In seconda battuta ci occuperemo della destinazione d’uso: stiamo studiando la possibilità di un successivo sopralluogo, anche con l’ausilio dei Vigili del fuoco, per la messa in sicurezza dell’edificio”.

Sul cambio di proprietà invece, Di Lorenzo osserva “Anche la Giunta comunale ha scoperto il cambio di proprietà solo adesso: è accaduto al momento della verifica dei dati per l’emissione dell’Ordinanza. Questo è il primo contatto che abbiamo con loro” e conclude “Se non hanno intenzione di collaborare, allo scadere dei termini previsti dall’ordinanza saremo costretti a forzare la mano, per mettere fine ad una situazione che è indecorosa per la nostra città”.

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