Home Arte e Cultura DA VEDERE. Il presepe “reale” di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese

DA VEDERE. Il presepe “reale” di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese

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Giovanna Mastrati – Come da tradizione anche quest’anno la Basilica di Santa Maria Maggiore ospita il presepe in vista delle festività natalizie. Per il secondo anno il gruppo Presepisti della Parrocchia ha allestito un meraviglioso Presepe del ‘700 napoletano la cui scena della Natività è ispirata a quella che Luca Giordano disegnò su commissione della Reale casa Borbonica per il Palazzo Reale di Napoli.

Diviso in tre scene, l’Annunciazione, Il Mistero, il Diversorium, il Presepe ospita importanti statuine di proprietà della parrocchia di Santa Maria Maggiore, accuratamente restaurate sia nei dettagli “fisici” che nei costumi, e pastori provenienti da una collezione privata di notevole fattura.

Inaugurato alla presenza della Principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, proprio per il legame che non solo questo presepe, ma che il presepe in generale, ha ed ha avuto con la casa Borbonica, è impreziosito da un bellissimo Coro degli Angeli, dal Tempio ove è rappresentata la Natività (come nella migliore tradizione napoletana), dai Re Magi accompagnati dalla Banda dei Mori che portano con sé animali esotici, doni e strumenti dall’Oriente. Un scena della Natività corale, affollata da pastori, curiosi e figure tipiche.

La storia 
E a Carlo di Borbone si deve la diffusione del Presepe napoletano; Re illuminato, volle fortemente la presenza del Presepe nelle case di tutti, dai nobili, dove già veniva allestito, al popolo tutto. Così come volle le scuole di presepisti diventate famose in tutto il mondo. La presenza del Presepe a Piedimonte Matese, così ispirato a quello di Luca Giordano, assume anche un significato storico. Fu, difatti, a Palazzo Ducale, nella nostra città, che Carlo di Borbone ricevette la notizia della incoronazione a Re di Napoli. Da Piedimonte, ove era ospite della famiglia Gaetani dell’Aquila d’Aragona, partì per Napoli ed ebbe inizio il suo regno.

Nei dettagli
Ma ritornando la nostro Presepe non possiamo trascurare le immancabili e tradizionali statuine: Benino, il pastore dormiente, colui che, nonostante tutto ciò che gli sta accadendo intorno continua a dormire e sogna il presepe (e guai a svegliarlo!) e il pastore della Meraviglia, unico a non portare nulla al Bambino Gesù e rappresentato con braccia e sguardo rivolti al cielo, pieno di stupore e meraviglia. Ciò che, poi, realmente, porta in dono.

Preziosa ed unica nella sua bellezza la scena della Natività, restaurata da poco e di proprietà della Parrocchia.

Il Diversorium, la Loncanda, le scende di vita quotidiana della Napoli del ‘700 completano l’opera conferendogli una spiritualità aggiuntiva a quella propria della Natività. La ricchezza delle merci esposte sui carretti e sui banchi del mercato rionale riportano all’ostentazione, tipicamente napoletana, di quella ricchezza, neppure posseduta ma esibita. I suonatori, il macellaio, il pescivendolo col baccalà, il fruttivendolo, la locandiera, gli animali; figure che, a modo loro, formano di nuovo, la coralità tipica del presepe settecentesco. Anche questa ispirata al Sacro, quello della vita e della gioia. Ma anche al quotidiano, alla vita più godereccia, ai vezzi, a ciò che si può solo immaginare e che non sempre si ha, al sogno di un popolano affamato ma felice anche solo di rimirare tutte le cibarie e le delizie possibili.

Ed è proprio in questa scena così affollata di vita quotidiana che il Mistero appare come qualcosa di straordinario, di eccezionale, di miracoloso.

VISITARE IL PRESEPE
È possibile visitare il presepe tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.00.  Per visite guidate, anche in altri orari, contattare il numero 347 3742125

Piedimonte Matese. Storie di re, regine e di popolo uniti dalla semplicità del Presepe

 

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