Home Territorio VIDEO / Piedimonte Matese vittima di “giovani” vandali. Parliamone

VIDEO / Piedimonte Matese vittima di “giovani” vandali. Parliamone

Identificate le due persone artefici dell'insano gesto. Dopo quanto accaduto, il sindaco Luigi Di Lorenzo dà disposizioni sull'uso del materiale pirotecnico per il prossimo Capodanno

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Quello appena trascorso è un Natale di sicuro indimenticabile per la città di Piedimonte Matese. Nel tardo pomeriggio della Vigilia, la centrale piazza Roma è stata bersaglio di un gesto di gratuito vandalismo: due persone hanno letteralmente distrutto due aiuole dopo aver gettato su di esse del materiale esplosivo.
Grazie al “lavoro della Polizia Municipale, coordinata dal comandante Labriola”, come fa sapere il sindaco di Piedimonte, Luigi Di Lorenzo, i giovani artefici del gesto inaudito sono stati identificati.

In seguito a quanto successo, il primo cittadino dispone, mediante un’ordinanza (immagini in basso), “il divieto dal 27 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, di accensione, di lancio e di sparo di materiale pirotecnico con effetto esplosivo nelle vie e piazze del territorio comunale e in tutti i luoghi in genere frequentati, in prossimità di abitazioni e in prossimità di persone ed animali”. Potrà essere utilizzato solo “materiale pirotecnico ad effetto luminoso (da utilizzarsi solo ed esclusivamente nelle aree e pertinenze private delle proprie abitazioni)”, prosegue il testo dell’ordinanza. La sanzione prevista per gli inadempienti è di tipo pecuniario, “fatta salva, ove il fatto assuma rilievo penale, la denuncia all’Autorità Giudiziaria”.

Quello che è accaduto a Piedimonte deve, inevitabilmente, spingere a una riflessione. Da cosa possono scaturire gesti? È il desiderio di trasgressione, o il bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione? Dare una risposta non è facile, ma la gratuità dell’atto compiuto lascia pensare che a determinarlo ci sia un disagio che sarebbe il caso di affrontare. Ciò che rimane da quanto accaduto, tuttavia, sono la delusione nell’animo di chi è legato alla Città da un autentico e profondo sentimento di appartenenza, e l’amara constatazione che ancora oggi possano verificarsi episodi incresciosi come quello toccato a Piedimonte.

 

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