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L’Azione Cattolica è “Sulle orme di Francesco”. Ad Assisi il camposcuola dei giovani

Preghiera, testimonianze, confronto: cinquanta ragazzi provenienti da diverse parrocchie della Diocesi di Alife-Caiazzo hanno condiviso anche l'esperienza invernale proposta dal settore giovani di AC

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La libertà, la capacità di condivisione, la voglia di stare a contatto con l’Altro e con gli altri.
Tutto questo è il racconto del campo scuola organizzato dal settore giovani di Azione Cattolica che ha portato ad Assisi circa 50 tra giovani ed educatori dal 26 al 28 dicembre. Con loro l’assistente unitario don Pasquale Rubino e i sacerdoti don Antonio Di Lorenzo e don Vittorio Marra. 
A raccontarci di questi giorni è direttamente Cinzia Brandi, presidente diocesano di AC che ha condiviso con il gruppo tutta l’esperienza del campo. 

“Guardare dentro ciascuno di noi. Ri-scoprire la fiammella della fede, dentro di noi, esaurita perché soffocata dalle troppe cose superflue ed inutili”.

Questo è stato l’approccio dei ragazzi con il Campo diocesano “Sulle Orme di Francesco”. Un giovane che si accorge della presenza di Gesù nella sua vita, dopo essere stato soldato e prigioniero, dopo aver sofferto molto e se ne accorge abbracciando un lebbroso e aver ascoltato la voce del crocifisso di san Damiano.

Volti, voci, luoghi, atmosfere, parole, musica, preghiera.
Tra i volti certo non dimenticheremo Cristiana, la nostra guida speciale, che ci ha accompagnato, più che guidato, lungo un percorso spirituale, seguendo le strade percorse da Francesco nel suo cammino. E poi fra Carlos, originario dell’Amazzonia: dalle sue parole i ragazzi hanno conosciuto la vita interiore di Francesco, la sua scelta, e soprattutto il suo abbandono della vita agiata e tranquilla. Con fra Carlos abbiamo vissuto anche noi il rito della spogliazione, del nostro liberarci delle cose, parole e sentimenti che schiacciano la nostra felicità e ci impediscono di essere veramente liberi.
E poi frate Alessandro e la sua scelta religiosa: innamorarsi di due occhi e di un volto, quelli del Cristo risorto!

Tre giorni di riflessioni, ascolto, discernimento, preghiera, Sulle Orme di Francesco, per cercare di stimolare i ragazzi ad assumere un ruolo preciso non solo nella propria parrocchia e di conseguenza fare una scelta nella comunità, ma per suscitare il desiderio di essere attori protagonisti della loro vita, non semplici comparse. Protagonisti capaci di leggere in se stessi, non spegnendo i sogni, ma tenendoli in vita.
Attraverso la dinamica del confronto in piccoli gruppi e poi in assemblea, i ragazzi sono stati accompagnati a rivedere il proprio mondo, la propria vita di ogni giorno; a leggere nelle scelte più estreme la consapevolezza che anche chi ha abbandonato tutto nella propria vita, lo ha fatto per una scelta di adesione al Vangelo.
Riflessioni anche sulle comunità parrocchiali di appartenenza, sulla Azione Cattolica, sulla percezione che i giovani hanno della Associazione.

Momenti di riflessione e momenti di spiritualità.
Lo stile dell’Azione Cattolica è questo: preghiera ed azione.
Non solo preghiera e non solo azione. Marta e Maria – icona biblica che ci accompagna quest’anno – caratterizzano il nostro stile e quello dei nostri ragazzi, quello dell’Ascolto orante. E con la preghiera e nella preghiera abbiamo trovato la nuova energia per il nostro nuovo anno associativo.
Nella preghiera ognuno ha ricevuto l’invito, come Francesco, “Va, Ripara la mia Casa”.
Ad Assisi ognuno ha ricevuto l’esortazione “Ripara la mia Chiesa, la mia comunità, la mia famiglia, con la tua fede, la tua preghiera, il tuo amore”.

Dopo il campo, il “futuro prossimo”
Abbiamo camminato insieme, in questi 3 giorni, così come il nostro stile ci insegna e come Papa Francesco ci ricorda sempre,  per scoprire e ri-scoprire le nostre radici, il nostro dono, la nostra ricchezza spirituale.
Abbiamo pregato e abbiamo riflettuto.
Abbiamo parlato e abbiamo ascoltato.
E sopra ogni cosa abbiamo seguito quelle “Orme” per camminare verso la nostra conversione.
Invito i giovani, anche quelli che non conoscono la nostra Associazione, a sperimentare nelle proprie parrocchie un percorso di AC: sicuramente ne riceveranno uno stimolo ad approfondire la conoscenza della realtà parrocchiale. Perché essere AC significa essere comunità, essere Parrocchia, essere Chiesa.
Cinzia Brandi

 I prossimi impegni 
Ed il Settore Giovani diocesano dell’AC ha accolto quell’invito in pienezza. Sono in calendario i primi incontri del mese di febbraio ad Alvignano e San Potito Sannitico. Per tutti i dettagli pagina FB Azione Cattolica settore Giovani Diocesi di Alife-Caiazzo

 

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