Home Arte e Cultura DA VEDERE. Il “piccolo” presepe napoletano di Alvignano

DA VEDERE. Il “piccolo” presepe napoletano di Alvignano

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Il nostro percorso tra i presepi artistici della Diocesi di Alife-Caiazzo punta su Alvignano, nella chiesa di San Sebastiano Martire, dove trova posto un piccolo manufatto, anch’esso in stile settecentesco napoletano.

Realizzato in due fasi (prima la Natività e poi la casa e la vicina fontana), si appresta a diventare – nel tempo – uno dei presepi di maggior pregio presenti sul territorio per la ricerca dei materiali, per la composizione, e soprattutto per il suo preciso e raffinato legame con l’arte presepiale napoletana; non solo: i pastori della storica Bottega Marco e Giuseppe Ferrigno di San Gregorio Armeno esprimono la chiara volontà di non discostarsi da un filone artigianale autentico (quello del ‘700), collaudato, riconosciuto universalmente: testa in terracotta, arti in legno montati su una struttura in filo di ferro e stoppa e abilmente vestiti con stoffe vecchie ad imitazione degli antichi pastori.

Come vuole la tradizione, lo scoglio, che custodisce la scena della Natività, racconta la fine del paganesimo attraverso la scena di un tempio pagano in rovina.
Ormai il paganesimo con la venuta di Gesù non ha più ragione di essere.
È Lui il nuovo Re che restaurerà i tempi nuovi e darà una svolta alla storia dell’umanità.
Le figure che sono arroccate sulla struttura sono rispettivamente: la Madonna e San Giuseppe, il Bambinello, il bue e l’asinello, gli angeli e i re magi con un pastorello.

Il secondo scoglio rappresenta una casa con una popolana sul balcone, tipica visione della città affollata, del movimento di vite che si agitano intorno alla venuta del Figlio di Dio; essa tra le mani reca una pentola in rame: unico, tra i pochi elementi di questo presepe, a testimoniare l’accurata manifattura di suppellettili realizzate a mano, così come vuole il presepe napoletano.

La casa realizzata in legno sughero e stucco, è una classica casa colonica con un grande androne, una cucina e una camera al piano superiore con balcone.
Il terzo scoglio è rappresentato da una pubblica fontana.
Uno zampognaro e una popolana con ombrello, delle pecorelle e dei cesti di frutta e ortaggi realizzati in cera, come vuole la tradizione, completano la scena.

Composizione essenziale, meno affollata delle scene tipiche in cui ci siamo addentrati fino ad ora, quella di San Sebastiano ad Alvignano rimane un’opera in divenire, in cui si possono ancora innestare volti e movimenti ed edifici, ma che nel frattempo parla ugualmente ed esprime con una sua originalità il racconto del Natale senza venire meno alla missione del presepe napoletano: rivelare tra la normale quotidianità di gente intenta al proprio lavoro o passatempo, la meraviglia di una Nascita diversa dalle altre.

VISITARE IL PRESEPE
La chiesa parrocchiale di San Sebastiano è aperta il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 16.30 alle 18.00, e la domenica dalle 8.30 alle 10.00.

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