Home Chiesa e Diocesi Alife. Una favola per dire no al bullismo

Alife. Una favola per dire no al bullismo

Sabato 5 gennaio, nel Salone di Santa Caterina ad Alife, è andato in scena il musical “Lo Schiaccianoci e i doni di Natale”, opera scritta da Michele Casella (autore, regista e attore di Caserta) e musicata da Francesco Mattiello.

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Un lavoro con il quale l’autore tocca con tanta sensibilità il delicato tema del bullismo e, a priori, la difficoltà diffusa nella società odierna, anche e soprattutto tra gli adulti, di investire in atteggiamenti pacati e gentili favorendo invece stili comunicativi basati sull’aggressività e sulla veemenza.
Testi e canti che veicolano buone prassi, ripercorrendo e riadattando i racconti di Hoffmann e Dumas (ai quali s’ispirò Čajkovskij per il noto balletto).
Un lavoro intrapreso da una quindicina di bambini afferenti ad un progetto promosso nell’ambito della grande famiglia dell’ACR, il progetto PIC il quale, dal significato del nome Ponte per l’Iniziazione Cristiana, ci illumina sul senso di questo cammino: accompagnare la maturazione di questi fanciulli verso il Catecumenato Crismale, restituendo al tempo che intercorre tra le celebrazioni dei sacramenti dell’Eucaristia e della Confermazione una dinamicità costituita dalla partecipazione attiva alla vita comunitaria, mediante la promozione di attività di animazione di vario tipo miranti a fare da collante tra le famiglie e la parrocchia.
Questo progetto, infatti, guarda in un’ottica più ampia – che è poi quella del Sinodo – a consolidare un gruppo di famiglie che abbia il piacere di frequentare la parrocchia non come opzione della domenica ma come luogo della quotidianità, nel quale incontrarsi anche al di là della Messa domenicale.
Sabato sera, questo piacere c’era proprio tutto.
I bambini, piccoli attori, hanno lavorato con impegno con le loro animatrici, concentrando gli sforzi durante la pausa scolastica natalizia, per portare in scena una rappresentazione che ha lasciato gli spettatori commossi e piacevolmente stupiti del risultato.
Le famiglie, grande sostenitrici, forti motivatrici per i propri figli; vedere gli occhi dei genitori brillare, percepire la riconoscenza, sentire dalle loro voci che la parrocchia vive e che loro ne fanno esperienza diretta è il risultato più importante della serata.
A presto, la richiesta ed attesa replica, di cui sarebbe consigliata la visione soprattutto alla scolaresche della scuola primaria e secondaria di I grado, oltre a coloro che avranno il piacere di venirsi ad emozionare con un classico che si fa attualità attraverso la brillante performance di un gruppo di acierrini.

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