Riverbera il malcontento delle persone disabili e delle loro famiglie, a causa del mancato aumento delle pensioni per i disabili. Nonostante le rassicurazioni da parte del Governo, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali in particolare, sul fatto che le pensioni sarebbero aumentate da 280 a 780 euro, il Decreto su reddito e pensione di cittadinanza annulla di fatto questa possibilità.
La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap Campania si fa portavoce della delusione che ha colpito le persone affette da invalidità, le quali non hanno visto garantirsi nessun aumento, poiché “l’affermazione non ha nessun riscontro nelle bozze del Decreto che sta per approdare in Consiglio dei Ministri”. Per quanto riguarda la pensione di cittadinanza, essa “spetterà solo agli ultrasessantacinquenni che vivano da soli o con un coetaneo e a condizione che rientrino in limiti reddituali e patrimoniali assai stringenti”. Nessun occhio di riguardo neppure per le famiglie dei disabili, dal momento che per il reddito di cittadinanza non è previsto “alucn aumento dei trattamenti assistenziali per questa categoria di persone”.
Il provvedimento relativo al Reddito di cittadinanza stabilisce che “nel computo del reddito da considerare quale limite di accesso al reddito di cittadinanza e per il calcolo del suo ammontare, vengono conteggiate anche le pensioni di invalidità, cecità, sordità, oltre alle pensioni sociali” e inoltre “nessun coefficiente aggiuntivo nel caso vi sia una persona non autosufficiente o con grave disabilità”.
L’amarezza dei diretti interessati e della Federhand Fish è determinata anche dalla mancata inclusione delle persone disabili nel contesto lavorativo. La Onlus, rappresentata dal presidente Daniele Romano, “tenterà in tutti i modi di modificare il corso e i contenuti di questo provvedimento, pur essendo cosciente che i margini per ottenere il giusto miglioramento sono assai risicati”.