La maggioranza consiliare all’unanimità ha votato il dissesto economico del comune di Piedimonte Matese. Un voto a favore ottenuto anche dalla minoranza, esattamente dal voto di Santopadre (ex maggioranza); astenuta Monica Ottaviani, di posizione indipendente in Consiglio comunale e Carlo Grillo con Clotilde Riccitelli di Siamo Piedimonte. Assenti per motivi di lavoro e motivi familiari, rispettivamente Sara Petella (Siamo Piedimonte ) e Fabio Civitillo (Noi di Piedimonte).
Un debito che al momento si aggira tra i 22 e i 25 milioni di euro: sarebbe questo il calcolo del Revisore dei Conti, Esposito, presente in aula, che prima del voto si è soffermato su alcuni aspetti del lungo dossier consegnato al Consiglio comunale, redatto sulla scorta della documentazione (parziale) rinvenuta negli uffici comunali. Eredità del passato di cui si aveva chiara percezione da tempo, ha fatto capire il Sindaco Luigi Di Lorenzo nella conferenza stampa immediatamente successiva al Consiglio comunale, ma di cui si attendevano e si attendono prove e documenti non sempre facilmente riscontrabili.
Tributi comunali mai riscossi (il 40% dei piedimontesi non versa il dovuto…), debiti, pignoramenti, anticipazioni di cassa (sarebbe un prestito speciale e vincolato a precise esigenze a cui attingono i Comuni) continue e mai restituite che hanno maturato interessi pari a 500mila euro annui; canone dei parcneggi mai riscossi (o almeno non c’è traccia di transazione tra il Comune e la ditta incaricata). Sono solo alcune delle “voci” mostrate dal Revisore che hanno portato la Città al collasso economico.
E cosa dire dei ticket mensa “donati” per anni alle famiglie pur senza difficoltà economiche o bassi redditi accertati? Di questo un breve cenno in conferenza stampa da parte del consigliere con delega alla Scuola, Masella.
Una condizione quasi obbligata, questa la lettura che ha dato il revisione dei conti Esposito considerando un complesso quadro italiano che coinvolge oltre 400 Comuni in tutta la Penisola, ma soprattutto i piccoli Enti, che dopo le autonomie concesse dal federalismo fiscale hanno vissuto e vivono l’incapacità e l’impreparazione della propria gestione economica.
Ma solo questa la causa del male di Piedimonte Matese?
L’altra faccia del dissesto è dietro l’angolo, ossia tutto che attende la città a breve. Seguiteci per gli approfondimenti che seguiranno nelle prossime ore…