Noemi Riccitelli – In un mondo che si fa sempre più digitale, anche la Chiesa si adegua alle novità e alle tecnologie del “secolo”; un punto di contatto, un vero e proprio canale di comunicazione che abbia come tema portante la preghiera.
Domenica scorsa, infatti, Papa Francesco nel corso dell’Angelus ha lanciato una nuova applicazione, “Click to pray”.
Si tratta della piattaforma ufficiale della Giornata Mondiale della Gioventù, utilizzata già dai giovani partecipanti e che nell’ultimo mese ha contato 900000 utenti che hanno pregato insieme al Papa.
L’idea dell’App, in realtà, è quella di creare una vera e propria comunità cristiana anche sul web, un luogo, un punto di condivisione vera dove poter esprimere la propria vita, gioie e sofferenze, progetti, intenzioni cui unire una riflessione e una preghiera.
Se il rischio dei social media è quello di isolare le persone, finendo spesso per acuire piccoli o grandi dispiaceri personali, senso di solitudine, il fine dell’app del Papa è quello di creare un “insieme”, sentito e vivo.
L’applicazione è scaricabile sia in Android che in Ios, disponibile in 6 lingue, divisa in tre sezioni:nella prima, ‹‹Prega con il Papa››, c’è l’intenzione mensile del pontefice, a gennaio dedicato ai giovani.
Nella seconda, ‹‹Prega ogni giorno››, la possibilità di pregare, per chi si connette, in tre diversi momenti della giornata, al mattino, di pomeriggio e la sera.
Infine, la terza sezione, ‹‹Prega in rete››, che permette di condividere le proprie intenzioni di preghiera.
Dunque, anche la preghiera si fa 2.0, senza rinunciare al raccoglimento e alla riflessione che accompagna questo intimo momento, ma anzi, con l’intenzione di unire sempre di più i cristiani nel mondo.
Da Papa Francesco arriva l’app “Click to pray”
L'applicazione vuole creare un "insieme" di preghiera e condivisione
