Home Chiesa e Diocesi Dalla GMG di Panama fino a noi! L’evento è a Piedimonte Matese

Dalla GMG di Panama fino a noi! L’evento è a Piedimonte Matese

Il Servizio diocesano per la Pastorale giovanile organizza un pomeriggio riservato alle testimonianze della Giornata Mondiale della Gioventù. Appuntamento il 10 febbraio

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Si torna da una Giornata Mondiale della Gioventù non solo per raccontare, ma per condividere, cioè per regalare a chi è rimasto a casa tutta la bellezza e la pienezza di quell’incontro.
È per questo motivo che il Servizio per la pastorale giovanile della Diocesi di Alife-Caiazzo, affidato a don Paolo Vitale, ha organizzato l’evento “Dalla GMG di Panama fino a noi”, un pomeriggio riservato alle testimonianze del recente evento internazionale con Papa Francesco, alla festa e alla preghiera.
È partito il tam tam di avvisi e telefonate per “convocare” i tanti giovani che animano e partecipano nelle parrocchie della Diocesi: sono quelli del catecumenato crismale, quelli di Azione Cattolica, i giovani Scout e i Cooperatori salesiani, i ragazzi impegnati nelle corali parrocchiali e quelli con la responsabilità di essere catechisti o educatori.

Appuntamento fissato per domenica 10 febbraio a Piedimonte Matese.
Il raduno e la prima parte dell’incontro si terrà dalle 17.30 presso l’oratorio San Domenico Savio in piazza De Benedictis: da qui inizia il racconto di Panama dalla voce dei protagonisti don Paolo, Angelo de Simone, Roberto Di Buccio, Christian Fusco, Fabio Marra.
La seconda parte della festa è prevista per strada. Passando per piazza Roma, piazza Carmine, via Gaetani, via Scorciarini Coppola, il corteo dei giovani giungerà nella chiesa di Ave Gratia Plena per la veglia di preghiera “Eccomi, sono la serva del Signore”: anche questo, un momento arricchito dalla testimonianza di una giovane e due religiosi con il racconto della propria esperienza di vita e di fede.

Momenti per tornare a casa più ricchi; per crescere nella fede e interrogarsi sulla domanda “cosa sarebbe una vita senza l’incontro con Gesù Cristo?”.
Pesano domande come queste.
Ma non sulla vita dei nostri giovani, i primi a rendersi disponibili e mettersi in gioco per il Vangelo. Loro, non temono le sfide e continuamente ce lo dimostrano.

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