Questione di tempo anzi di “tempi tecnici”, per usare l’espressione più volte citata nei numerosi interventi svolti durante la seconda assemblea sul “caso” dell’Istituto comprensivo Piedimonte Matese 2 convocata per un aggiornamento dopo quella di fine novembre.
Sì perché, nel frattempo, c’è stata l’ispezione regionale sulle tante segnalazioni fatte circa i disservizi lamentati in ambito organizzativo e didattico con l’arrivo della nuova dirigenza lo scorso anno. L’agguerrito e tenace gruppo di genitori che ha animato la mobilitazione è riuscito a portare al tavolo dei relatori oltre ad alcune sigle sindacali anche la coordinatrice degli ispettori scolastici regionali, Mirella Scala, in rappresentanza del Direttore generale dell’Ufficio scolastico campano, Luisa Franzese.
Top secret sul contenuto degli atti ispettivi (depositati a fine dicembre da cui è stato avviato un iter amministrativo come dispone la normativa) ma le parole che sono apparse, sono state percepite come rassicuranti quando ha affermato che “evitare di finire l’anno in queste condizioni è tra le nostre priorità. Più di questo non vi posso dire” richiamando appunto i tempi tecnici necessari se adottati a livello regionale (si allungano). Insomma un possibile punto di svolta a portata di mano e tanto atteso dalle famiglie per ritrovare serenità.
L’assemblea, molto affollata, e a tratti, turbolenta anche per l’esasperazione delle famiglie (i disagi durano dallo scorso anno scolastico) è stata contrassegnata dalla presenza di un folto gruppo di docenti salutato da un lungo applauso.
Ad aprire la riunione nell’aula consiliare, Raffaella Ferraro e Giovanna Del Vecchio, garante cittadina dei diritti dell’infanzia ed adolescenza sollecitata dalle famiglie. Del Vecchio ha evidenziato il senso ed il perimetro dell’iniziativa (“né caccia alle streghe, né processi sommari, ma prudenza, fermezza e passaggi istituzionali”) con un ringraziamento ai docenti per l’impegno profuso nonostante i mille disagi e le inadempienze accertate (mancata pubblicazione del piano di offerta formativa, delle deleghe, degli organi collegiali). Su questo ultimo aspetto ha relazionalo il vicepresidente reggente del Consiglio d’Istituto, Gianluca Sorrentino, con una cronistoria delle difficoltà incontrate nonostante formali notifiche alla dirigente (da due anni mai riunito un Consiglio di istituto, ndr).
Presenti in sala anche alcuni rappresentanti di sigle sindacali (Martino per la Cisl-scuola; Ricciardi e Finelli per la Flccgil; Gresini per lo Snals-Confsal.
A difesa dei lavoratori ma anche per garantire i servizi a fronte dei problemi segnalati sottolineando la necessità di affrontarli nei luoghi deputati: “Abbiamo preso a cuore la questione dopo la prima assemblea di novembre” ha dichiarato Margherita Riccitelli, responsabile locale di Cittadinanzattiva la quale, a nome dell’associazione ha chiesto un incontro alla Franzese (mai avvenuto “ha temporeggiato” ha chiarito ) tanto da spingere ad una diffida. Riccitelli ha annunciato che ha avuto rassicurazioni che le cose sarebbero cambiate, rivelando i nomi dei funzionari con cui ha interloquito. Cittadinanzattiva ha anche attivato gli uffici ministeriali.
Diversi anche gli amministratori-anche come genitori – dei tre comuni coinvolti dall’assetto didattico e funzionale dell’istituto (Piedimonte Matese, Castello Matese e S.Gregorio Matese): il sindaco di San Gregorio Matese, Giuseppe Mallardo; il vice Antonio Alfonso Frasca; il presidente del consiglio comunale di Piedimonte Matese e consigliere provinciale Gianlugi Santillo; l’assessore alla Scuola del comune di Piedimonte Matese, Lina Masella; l’ex sindaco di Letino e docente alla Secondaria di Castello del Matese, Fausto Perrone: tutti hanno messo in evidenza la situazione di precarietà e di disservizi subiti (una situazione ben conosciuta a livello provinciale e regionale” è stato rilevato nei vari discorsi).
Tutte le amministrazioni, a più riprese, hanno presentato formali richieste di incontri e di intervento per eliminare le inadempienze. Ha chiuso il consigliere regionale Gennaro Oliviero il quale, pur ricordando le competenze in materia della giunta regionale (edilizia scolastica e dimensionamento della rete didattica) ha rimarcato la necessità di ripristinare condizioni di normale fruizione delle attività didattiche per dare “pari dignità” all’utenza di questa istituzione scolastica.
Questione di tempo, dunque, per chiudere ed archiviare questa pagina così travagliata.