Home Chiesa e Diocesi Raviscanina. Una Messa per ricordare il Venerabile Agostino Castrillo

Raviscanina. Una Messa per ricordare il Venerabile Agostino Castrillo

L'iniziativa, nata in occasione dell'anniversario della nascita, è a cura della Parrocchia di Santa Croce e dell'Associazione di Pietravairano intitolata al Servo di Dio

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Sono passati 115 anni da quel giorno di febbraio in cui, a Pietravairano, veniva al mondo il Venerabile Agostino Castrillo.

Per ricordare una data cosi importante, la Parrocchia di Santa Croce e l’Associazione di Pietravairano intitolata al Servo di Dio programmano una solenne Celebrazione eucaristica, che si terrà lunedi 18 febbraio 2019 alle 18.00 presso la Chiesa di Santa Croce in Raviscanina.

A presiedere la Santa Messa sarà il Ministro provinciale Ofm di Puglia e Molise padre Alessandro Mastromatteo: al termine del rito, tutti i partecipanti potranno visitare Fratello Vescovomostra iconografica sul Venerabile Castrillo, allestita presso l’Auditorium Gaudium et Spes ed assistere alla proiezione del filmato dal titolo Un Pastore tra la gente

Breve profilo biografico. Il venerabile Agostino Castrillo, al secolo Ernesto Luigi nacque a Pietravairano il 18 febbraio 1904: precocissimo nella vocazione alla vita religiosa, grazie all’influsso delle zie, terziarie francescane, il giovane vestì il saio francescano a soli 15 anni.

Compiuti gli studi filosofici e teologici, ricevette l’ordinazione sacerdotale l’11 giugno 1927; trasferito inizialmente ad Ascoli Satriano, dove in poco più di un anno di permanenza fu nominato confessore del Seminario locale dal Vescovo mons. Giovanni Sodo e divenne riferimento concreto per la popolazione colpita dal terremoto del 1930.

Giunto a Foggia, dal 1936 padre Castrillo divenne parroco della Comunità di Gesù e Maria, affrontando in tale veste i bombardamenti sulla città, nel corso della seconda Guerra mondiale: Ministro provinciale per due volte consecutive dal 1940 al 1946, grazie al suo impegno rese possibile l’unione delle province religiose di Puglia e Molise; al contempo, ricopri la carica di Direttore spirituale del Pontificio Ateneo Antoniano a Roma.

Nominato vescovo di San Marco e Bisignano il 17 settembre 1953, fu vescovo per meno di due anni: colpito da un incurabile tumore polmonare, fu costretto all’immobilità per 13 mesi, per poi morire santamente a San Marco Argentano il 16 ottobre 1955; restano memorabili le sue parole allorquando a letto, riceveva la visita degli amici: «Non compatitemi: sono contento di soffrire! Questo è il mio compito di Vescovo: pregare e soffrire

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