I musei parrocchiali della Campania a confronto con i musei ecclesiastici italiani è il titolo del volume curato da Antonello Riccio ed edito da Claudio Grenzi Editore. L’opera, che si presenta sotto forma di catalogo, nasce in seno al progetto I musei parrocchiali in Campania: una realtà emergente del 2016, promosso dall’Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia e realizzato grazie al finanziamento regionale D.D. 173/2016 e con il partenariato dell’Università di Salerno.
Le parrocchie della Campania sono fonti di una ricchezza inestimabile, dal punto di vista artistico, un crogiolo di potenzialità, “una realtà emergente e in costante crescita, spesso bistrattata e non adeguatamente presa in considerazione, né per i numeri, né per le sue specificità”. È con queste parole che Antonello Riccio si esprime, nelle pagine introduttive, per illustrare al lettore la motivazione che soggiace alla stesura del libro, ossia la necessità di dare voce e risalto alle ricchezze custodite dalle parrocchie campane. Da qui hanno tratto spunto le diverse “campagne di schedatura promosse dalla Conferenza Episcopale Italiana”.
Una ricognizione il cui valore va rintracciato nella capacità di ricostruire il settore museale italiano, facendo luce sul contesto campano, che costituisce, senza ombra di dubbio, uno dei tasselli più affascinanti e significativi dell’arte sacra. Per la redazione del volume fondamentale è stato il contributo di studiosi ed esperti del mondo accademico e museale, contributo che ha permesso un confronto sulle diverse testimonianze di arte e di fede per ricostruire il dialogo tra le diverse esperienze, suggerendo la possibile armonizzazione del “rapporto tra Parrocchia e Diocesi”.
Il volume riserva uno spazio anche alla diocesi di Alife-Caiazzo, con un cenno al Museo di Arte Sacra che si trova ad Alvignanello, frazione di Ruviano. Allestito “in alcuni ambienti della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, il Museo “accoglie differenti tipologie di beni, ovvero artistici, archeologici e demoetnoantropologici, che negli anni hanno favorito la costituzione di sezioni specifiche”. Il Museo di Alvignanello è cresciuto nel corso del tempo, vivendo fasi di implementazione, grazie alla donazione alla Parrocchia da parte dei fedeli di oggetti e strumenti di lavoro, divenendo così sempre più un “simulacro” di cultura e tradizioni locali.
