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Piedimonte Matese. Liceo Galilei, studenti esploratori e innovatori

La IV G indirizzo scienze applicate del Liceo Statale G. Galilei ha inizia il progetto MuciramaInnovative nell’ambito del più ampio progetto scolastico Quia mirabilia fecit (Pon 2014-2020), insieme i ragazzi della IV BS in veste di giornalisti

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La classe 4BS raccoglie informazioni per la realizzazione dell’articolo e sperimenta la realtà aumentata

La tecnologia consente di rendere interattivo qualcosa che non nasce interattivo.
E quindi attraverso l’uso del virtuale ciò che non è pratico diventa tale.
I ragazzi della IV GS indirizzo scienze applicate del Liceo Statale G. Galilei hanno iniziato il progetto MuciramaInnovative nell’ambito del più ampio progetto scolastico Quia mirabilia fecit (Pon 2014-2020) con una visita presso il Museo Civico Raffaele Marrocco di Piedimonte Matese accompagnati dall’esperto Mario Tartaglia e della docente tutor Marilù Iacobellis.
L’attività che prevede 10 incontri vedrà i ragazzi fare la spola tra le aule scolastiche e il museo cittadino, in particolare la mostra sui Sanniti, presente nelle sale adiacenti al piccolo chiostro, per la realizzazione del loro innovativo progetto che prevede l’applicazione di tecnologie digitali per la divulgazione culturale.

Basterà una semplice applicazione e uno smartphone dotato di fotocamera per “leggere” i codici associati ai reperti del museo e visualizzare per ognuno di essi, in modo veloce e semplice, una scheda descrittiva e una visione dell’oggetto a 360 gradi.
Attraverso la tecnica della realtà aumentata sarà come trovarsi in un’altra dimensione, come partecipare direttamente e attivamente in un’altra epoca conoscendo più da vicino ciò che è custodito nelle teche.
Insieme alla IV GS, gli studenti della IV BS, che come in altre occasioni, stanno seguendo, nella veste di giornalisti, le attività che riguardano il Liceo Galilei per documentare e pubblicare su Clarus quanto avviene dentro e fuori la scuola.

A far da cornice alla visita dei ragazzi presso il museo, l’intero complesso monumentale di San Tommaso d’Aquino (sec. XV), l’annessa chiesa e il chiostro maggiore. Quest’ultimo per la particolarità dei suoi affreschi è stato oggetto di particolare attenzione da parte dei ragazzi, per le spiegazioni storico artistiche fornite dal tutor della IV BS, il professore Luca Mastrocinque. A colpire i ragazzi la spaziosità dell’ambiente, l’originalità e la bellezza di un sito che per la città di Piedimonte rappresenta un importante biglietto da visita, un monumento di arte, di storia e di archeologia come pochi in Alto Casertano che in questo momento risente dell’assenza di una direzione e organizzazione: al Mucirama infatti, manca un Direttore scientifico mentre il tutto è affidato alla custodia di personale del Comune addetto all’apertura e alla chiusura della struttura.

A cura della classe 4 BS

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