Home Dalla Campania Caserta / Al Liceo Manzoni un confronto sulla malattia renale cronica

Caserta / Al Liceo Manzoni un confronto sulla malattia renale cronica

"Sopravvivere non basta" si svolge in occasione della Giornata Mondiale del Rene ed è realizzata dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, l'Università della Campania "L. Vanvitelli" e il Liceo casertano

1083
0

Amalia Fontana – Al Liceo Manzoni di Caserta ritorna, questa mattina, il consueto appuntamento con la rassegna “Survival is not Enough” (Sopravvivere non basta), che già da diversi anni, in occasione della Giornata Mondiale del Rene, vede diverse realtà istituzionali e sigle associative dell’Europa Mediterranea confrontarsi sulle problematiche cliniche, tecniche e sociali relative alla malattia renale cronica. La Rassegna da anni è voluta e realizzata dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, nella persona del prof. Emerito Natale Gaspare De Santo, l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” ed il Liceo Manzoni di Caserta, diretto dalla dirigente scolastica, Adele Vairo.

Tema scelto per questa edizione il parere del Comitato Nazionale di Bioetica sulla possibilità che le famiglie donatrici si incontrino con coloro che hanno ricevuto gli organi dei loro congiunti. Una possibilità che è stata sostenuta negli anni dai filosofi Aldo Masullo, Remo Bodei e dal presidente emerito della Corte Costituzionale, il professor Francesco Paolo Casavola. In questa occasione, gli ospiti saranno il prof. Aldo Masullo, emerito di Filosofia Morale Università Federico II di Napoli, il Chirurgo dei trapianti Franco Citterio del “Gemelli” di Roma, Marco Galbiati, industriale lombardo che ha avviato una battaglia per modificare parzialmente la legge che prevede l’anonimato dei donatori di organi e l’impossibilità, per i familiari di chi ha donato, di conoscere chi ne ha beneficiato, lanciando l’iniziativa sulla piattaforma internazionale Change.org. L’uomo, originario di Lecco, ha dovuto affrontare la stessa decisione nel gennaio dello scorso anno, quando un malore uccise il figlio Riccardo, 15 anni, mentre stava trascorrendo una giornata sulle montagne innevate di Aprica. A sostenerlo il giornalista americano Reginald Green, a cui uccisero il figlio Nicholas sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria e i cui organi salvarono 7 persone.

A conclusione dell’evento, i due generosi papà presenzieranno all’intitolazione di un albero, del giardino del Liceo Manzoni alla memoria dei due giovani “Nicholas Green e Riccardo Galbiati, donatori di vita”. Un piccolo gesto, ma molto significativo per questi genitori che hanno avuto un grande coraggio nel prendere una decisione così importante e delicata, grazie alla quale hanno permesso ad altre persone di vivere.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.