Grande prova di competenza e professionalità per gli studenti della 4G del Liceo Statale “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese alle prese con il progetto nazionale denominato ASOC – A scuola di OpenCoesione: una metodologia didattica innovativa e una sfida civica rivolta a studenti e docenti di istituiti secondari di secondo grado coinvolti nel monitoraggio di interventi finanziati dalle politiche di coesione sul territorio di appartenenza nei periodi 2007-2013 e 2014-2020. Promotore dell’iniziativa il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio. Nel caso dei nostri ragazzi, studio e monitoraggio del progetto del nuovo Museo Archeologico di Alife finanziato con fondi Por-Fesr (regionali ed europei) per un totale di circa € 2.388.491,33.
Di cosa si tratta? Attraverso l’accesso e l’analisi di “dati aperti” e informazioni presenti sul Portale istituzionale di OpenCoesione gli studenti, coordinati dal professore Massimo Ciaramello, hanno fatto esperienza di trasparenza amministrativa dei fondi pubblici: un progetto destinato al cittadino, nel nostro caso un Museo Archeologico, è “visibile” già sul nascere nella sua fase progettuale, è monitorabile, è “accessibile” ancor prima di diventare uno spazio fisico. La progettazione e il flusso dei finanziamenti sono sotto l’occhio vigile dei cittadini, che gli studenti hanno chiamato in causa spiegando la semplicità del monitoraggio, inteso come “diritto” a sapere, conoscere, informarsi di ciò che accade intorno a loro e “per” loro. Dei tre progetti finanziati sul territorio matesino – il Palazzetto dello sport di Piedimonte Matese, l’edificio scolastico del Liceo e il Museo alifano – la scelta dei liceali si è soffermata su quest’ultimo per l’interesse storico culturale che esso rappresenta in Campania, ma amara sorpresa, la scoperta del lungo iter dei lavori interrotti ben due volte per infiltrazione mafiosa: cronaca che dal 2013 ad oggi si è infittita di inchieste, arresti, blocco dei fondi e solo un mese fa la lieta notizia della ripresa del cantiere grazie a nuovi fondi (Poc) della Regione.
In un convegno tenuto sabato scorso, dal titolo Amministrazione trasparente ad Alife: il Museo rinasce. #ASOC2019 presso la sala consiliare di Alife i giovani del Galilei hanno presentato il loro lavoro, seconda tappa di un percorso in quattro fasi, ma non da soli a relazionare. Dopo la presentazione dei professori Sansone – chiamato a dare i saluti della dirigente Bernarda De Girolamo – e Ciaramello, e dopo la presentazione dei ragazzi, gli approfondimenti, voluti dagli stessi studenti, su temi afferenti al matersannita sindaco di Alife Maria Luisa Di Tommaso i saluti istituzionali e l’annuncio della ripresa dei lavori del museo; alle sue parole hanno fatto da spalla gli assessori Ginocchio e Morelli. Poi la parola alla giornalista Grazia Biasi, direttore di Clarus per la ricostruzione dei fatti di cronaca e quelli giudiziari legati al Museo. Al maestro Gianni Parisi è toccata la riflessione sul valore dell’arte, sull’universalità di un bene che è da sempre nella storia dell’uomo come espressione del suo genio e dei suoi sentimenti. Spazio all’arte e alla cultura anche nelle parole del sovrintendente Antonio Salerno, direttore del Museo archeologico Nazionale di Alife a difesa di un patrimonio che affonda le radici nella gloriosa storia sannita e in un passato dal respiro europeo come dimostrato dalla storia di fine XIX secolo che ha convogliato sull’area matesina studiosi e imprenditori.
Al presidente del Parco del Matese, Vincenzo Girfatti, il compito di “sostenere”, anche per merito delle competenze professionali, il valore della cooperazione e dei finanziamenti pubblici. Al magistrato Saverio Vertuccio la responsabilità di riferire sulla trasparenza amministrativa e sui progressi che in tal senso a compiuto il nostro Paese a partire dalla Legge 241/90 che ha ridisegnato i rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini e le successive fasi, siamo nel 2013, tempi recentissimi, che hanno concesso al cittadino il controllo della Pubblica amministrazione obbligata a rendere pubblici i dati. A Carmine De Fusco lo spazio per parlare di software engineer e gli strumenti utili alla pubblicazione dei dati. Ad accompagnare l’evento alifano, il commento della dirigente del Galilei, Bernarda De Girolamo: “La partecipazione annuale ai progetti di Governo, ASOC, ci permette come organo educativo di avvicinare i giovani ai temi della trasparenza amministrativa e della cittadinanza. Ci sta a cuore la loro formazione attuale, la maturazione delle competenze personali e di gruppo, ma soprattutto il loro futuro. La dimestichezza con tali progetti, lo scorso anno, è valsa al nostro Istituto anche un premio nazionale che ha riconosciuto il merito e le capacità dei liceali di Piedimonte Matese”.