Home Chiesa e Diocesi Valle Agricola. La “Via Crucis dei bambini”, c’è bisogno anche di questo

Valle Agricola. La “Via Crucis dei bambini”, c’è bisogno anche di questo

Sono le tradizioni che ancora tengono in vita le piccole comunità, anche lì dove tutti emigrano in cerca di un futuro migliore. Dai monti del Matese vengono iniziative semplici ma necessarie alle Comunità

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Nella parrocchia di San Sebastiano Martire di Valle Agricola si è svolta una Via Crucis speciale, i protagonisti, infatti sono stati i bambini, anzi ne sono stati gli artefici. Hanno raccolto i loro pensieri e quelli dei compagni degli anni precedenti e, insieme al Parroco don Salvatore Di Chello, con l’aiuto delle loro catechiste, li hanno elaborati per vivere e comprendere il significato della “Via dell’Amore”.

La Pasqua è sicuramente uno degli eventi più importanti nell’anno liturgico, perché celebra il trionfo di Gesù Cristo e la Quaresima, il cammino di preparazione, deve essere vissuto non solo come periodo di penitenza, digiuno e astinenza, ma soprattutto come un momento di partecipazione e di preghiera, perché per il cristiano è l’occasione per avvicinarsi a Cristo e condividere con Lui il forte messaggio di amore che ci comunica.

Nelle piccole parrocchie, come quella di Valle Agricola, questi momenti sono ancora più importanti per mantenere viva la comunità. La parrocchia rappresenta il luogo di aggregazione per eccellenza nei piccoli paesi e, quando tra le persone che la frequentano riesce ad istaurarsi un rapporto di affetto e di amicizia sentito e condiviso è molto difficile che qualcuno si abbandoni allo sconforto. Oggi i giovani sono spesso invitati a scappare da queste realtà per la mancanza di lavoro e i paesi diventano vuoti. Ma se c’è qualcuno che riesce a coinvolgere chi invece ha il coraggio di restare e a trasmettere il messaggio «insieme ce la possiamo fare”, che riesce a trasmettere emozioni positive, allora è più facile che si costruisca qualcosa di nuovo, qualcosa che permetta al paese di rimanere vivo.

Ed ecco allora che si capisce allora quanto sia significativo che i bambini, che sono il futuro, continuino a credere e riescano a rinnovare il rito della Via Crucis. Perché sono le tradizioni, trasmesse da padre in figlio, i pilastri su cui si mantiene un paesino, e i più giovani hanno il compito di apprenderle e farle proprie, per trasmetterle un domani e far sì che non si dimentichino.

Da Valle Agricola il “Trapasso” in diretta web. Antico e moderno per far rivivere la storia di una comunità

 

 

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