Borgo San Mauro, caratteristico centro storico di Alvignano, farà da cornice alla “Passione di Cristo”, un appuntamento atteso dall’intera comunità. La rievocazione degli istanti di sofferenza vissuti da Gesù prima di morire in croce è il frutto di un lavoro realizzato da: Associazione Borgo San Mauro, Pro Loco Alvignanese, Associazione RATA, Azione Cattolica, parrocchie San Sebastiano, San Nicola, SS. Pietro e Paolo in sinergia con il parroco, don Alessandro Occhibove.
Patrocinato dal Comune di Alvignano, l’evento si svolgerà Domenica delle Palme (14 aprile), dalle 19.30, e vedrà la partecipazione di circa sessanta figuranti, i quali indosseranno gli abiti di chi ha seguito Gesù nelle sue ultime ore prima del drammatico epilogo.
La Passione di Cristo sarà l’occasione grazie alla quale “rivivremo insieme la Passione di Gesù Cristo grazie alla collaborazione di tutti coloro che si stanno impegnando per realizzare questo evento. Vivremo questo momento di riflessione e preghiera la Domenica delle Palme, la quale dà inizio alla Settimana Santa, una settimana centrale per la vita dei cristiani. Tutte le celebrazioni, i riti che vivremo in questo periodo, compresa la rievocazione della Passione di Gesù Cristo, ci dicono una cosa fondamentale: Gesù Cristo non ci manda la croce. Lui soffre con noi nella nostra sofferenza. Ci dice cosa fare nei momenti bui: affidarsi a Dio e non ai fattucchieri, all’alcol, alla droga, al gioco d’azzardo ecc ecc. Nella sua vita, in particolare nella Passione, morte e Resurrezione, Gesù Cristo ci dice quanto ci ama. Avendo amato i suoi che erano nel mondo li amò fino all’estremo (Gv 13,1). Non sprechiamo la nostra vita. Cari ragazzi, giovani, adulti non sprecate la vostra vita. Apritevi, parlate, confidatevi. Fidatevi e affidatevi a Dio, a Gesù Cristo. Dio ti ama talmente tanto da mandare Suo Figlio a salvarti. Gesù Cristo ti ama così tanto da diventare schiavo lavando i piedi dei discepoli, lavando i tuoi piedi, dando la vita per tutti noi”.
Queste le parole con cui il parroco, don Alessandro, si rivolge alla comunità da lui guidata, con un pensiero particolare ai più giovani, invitandoli a contribuire a un momento così significativo, che suggerisce l’inesorabile riflessione su quel sacrificio supremo, segno dell’amore sconfinato di Gesù Cristo per ognuno di noi.