Piedimonte Matese e Seligenstadt trovano ancora una volta il modo per consolidare il gemellaggio che unisce da qualche decennio le due cittadine, la prima ai piedi del Matese, la seconda sulle rive del fiume Meno a pochi chilometri da Francoforte.
Lo scambio culturale ha visto protagonisti dal 1 al 10 aprile gli studenti del Liceo Statale G. Galilei e 15 studentesse del Liceo tedesco Einhardschule accompagnate dal professore Pascal.
Porte aperte da parte delle famiglie degli studenti matesini che le hanno ospitate, e grande disponibilità da parte dei docenti del Liceo di Piedimonte che hanno avuto cura di far sentire come a casa le giovani tedesche. A curare lo scambio culturale tra le due scuole se ne occupa ormai da anni la docente di Lingua e letteratura inglese Lorella Dell’Ungaro che intanto sta curando la partenza per la Germania degli studenti matesini in programma a settembre (leggi di un altro precedente scambio tra le due Scuole).
In classe, durante le regolari ore di lezione, le ragazze del liceo Einhardschule hanno approfondito diverse materie si sono cimentate con i versi di Dante insieme alle docenti Lusoli e Martino; hanno vissuto l’esperienza dei laboratori di chimica del Liceo Galilei con le professoresse Leone e Doppiu; preso parte ad ttività sportive con la professoressa Maturo e partecipato ai laboratori artistici organizzati dai docenti Mastrocinque, Maresca e Ruggeri.
Occasione per visionare l’intera proposta formativa del Liceo piedimontese.
A completare la formazione in loco anche alcune visite guidate presso luoghi artisitici della città curate dai professori Leuci, Ciarleglio e D’Ambrosa.
L’ultimo giorno a Piedimonte Matese è stato riservato all’incontro con il sindaco Luigi Di Lorenzo che con i consiglieri Raucci e Capone e gli assessori Mainolfi e Spinosa ha accolto il gruppo nel suo ufficio, ringraziato per questo “ritorno” in città e promettendo, in nome della cultura e della devozione comune al Patrono San Marcellino la continuità di un progetto che nell’idea del suo ideatore, Michele Malatesta, proiettava Piedimonte in Europa già molti anni or sono.
Eredità che ora tocca agli amministratori e ai cittadini non solo accogliere ma custodire e far crescere guardando ad ogni scambio come occasione per migliorarsi e imparare anche dagli altri stili, forme di sviluppo nuove, occasioni per innovare e crescere.