Home Chiesa e Diocesi Gioia Sannitica. Calvisi accoglie le spoglie di Fra Umile

Gioia Sannitica. Calvisi accoglie le spoglie di Fra Umile

I resti del Frate francescano, circondato già in vita da fama di santità, saranno traslati mercoledi prossimo nel Santuario di San Liberato, in quella che fu la sua parrocchia natale

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fra-umile-fidanza-alife-5A Calvisi di Gioia Sannitica, fervono i preparativi per l’accoglienza delle spoglie mortali di fra Umile Fidanza, frate francescano originario della frazione gioiese, oggetto di un culto sempre crescente da parte di fedeli provenienti da tutta la Regione Campania.

L’appuntamento. Praticamente dietro l’angolo, l’evento del 1 maggio segnerà la traslazione dei resti di fra Umile dal Cimitero di Carattano alla Chiesa di S.Maria del Carmine di Calvisi, nota dentro e fuori la Diocesi per essere Santuario di San Liberato Medico e Martire, ma che a suo tempo fu la Chiesa parrocchiale in cui il frate venne battezzato e si formò spiritualmente: mercoledi prossimo, alle 9.30, dopo la benedizione delle spoglie, si terrà il corteo che le accompagnerà in piazza Mario Monte, dove verranno accolte ed il Vescovo Valentino celebrerà una Santa Messa di suffragio; il rito si concluderà con l’inumazione del corpo nel nuovo sepolcro, eretto all’interno di Santa Maria del Carmine.

Dunque, sarà nuovamente festa non solo per i devoti del religioso, già radunatisi lo scorso 4 marzo nella Chiesa Cattedrale di Alife, ma per la stessa comunità locale, che attraverso il sindaco Michelangelo Raccio ha accolto con entusiasmo l’iniziativa della traslazione, offrendo la massima disponibilità a collaborare.

Fra Umile ed il suo messaggio. Nato il 14 giugno 1910, Giuseppe Fidanza fu attratto dal sacro fin da piccolo: conquistato dalla spiritualità dei frati francescani provenienti dalla vicina Piedimonte Matese per questuare, entrò nell’Ordine dei Frati minori, venendo successivamente inviato al Convento di Portici, dove cambiò il proprio nome in quello di fra Umile.

Svolgendo servizi molto semplici, come lo stesso impegno di questuante, fra Umile si spingeva in giro per la Campania, per poi dedicarsi all’accoglienza dei fedeli, nel corso del fine settimana; devoto del Santissimo Sacramento, della Madonna e di San Pasquale, fondò i Ritiri di perseveranzache ogni 17 del mese consacravano un’intera giornata alla penitenza ed alla preghiera; tornato presso i suoi familiari, anziano ed infermo, si spense nella sua terra natale il 3 marzo 1990.

Ma il messaggio di fra Umile, fatto di una Fede profondamente semplice, negli ultimi decenni è andato rinfocolandosi sempre di più, grazie ai seguaci della prima ora ed ad una fama di santità gradualmente riconosciuta anche dalle Autorità ecclesiastiche.

“Dio si è servito di lui per compiere tanti prodigi – ha avuto modo di affermare recentemente il Cardinale Angelo Comastriper trasmettere consigli saggi (lo chiamavano ‘Telegrafo di Dio’), per diffondere pace nei cuori. Gli umili, infatti, lasciano passare la luce di Dio, senza umiltà, si diventa vetri opachi… i ritiri di perseveranza sono una geniale intuizione, senza preghiera il mondo muore ed appassisce come una pianta che non ha luce.”

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