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Luigi Ciaburro, il Carabiniere del Matese ucciso dalla camorra nel libro del giornalista Raffaele Sardo

Mercoledì 15 maggio la presentazione de "La sedia vuota": 13 storie di vittime innocenti della criminalità organizzata. Sarà presente don Tonino Palmese presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania

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Il libro che negli ultimi mesi ha raccontato più e meglio uno spaccato di vita triste e doloroso della Campania. Il libro che non non teme – come altri, di coraggiosi narratori e giornalisti di questa terra – di alzare la voce e di dare voce a quegli eroi che al tempo dei fatti, silenziosamente hanno dato prova di legalità, viciltà, carità, rispetto.
Su iniziativa della nostra testata, in collaborazione con la Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino, La sedia vuota di Raffaele Sardo (Edizioni Iod), sarà presentato il mercoledì 15 maggio alle 19.00 nella sala multimediale del Seminario vescovile, in via A. Scorciarini Coppola. Tra le 13 storie di vittime innocenti della criminalità organizzata, anche quella del Maresciallo dei Carabinieri Luigi Ciaburro, di Sant’Angelo d’Alife, morto a Villa Literno il 9 settembre 1975 in un attentato camorristico.

“La sedia vuota è un libro quanto mai necessario”. Sono le parole con cui il Procuratore della Repubblica Franco Roberti, lancia la prefazione del volume.
“In un tempo che fagocita tutto in fretta, le storie di vittime innocenti della criminalità, ricordate e raccontate attraverso le toccanti testimonianze dei loro familiari, assumono una funzione sociale straordinaria. La assumono perchè la memoria è l’arma più potente che abbiamo. E perché va recuperata la memoria di tutte le vittime, senza distinzioni di sorta”.

Luigi Ciaburro, il maresciallo che difendeva la città

Nel 2014, in redazione, scoprimmo la storia di Ciaburro. Non fu una ricerca dettata da motivi di lavoro, ma un dono ricevuto: una mattina Anna Gloria, figlia del Maresciallo bussò alla nostra porta chiedendo di poter raccontare qualcosa di importante che, nel silenzio e nella riservatezza era appartenuto per anni alla sua famiglia.
Clarus in quei mesi (ed è un servizio che dura ancora oggi) pubblicava storie di “protagonisti” della nostra terra, piccoli eroi nel quotidiano…
Anna Gloria per la prima volta raccontava e si raccontava.
Per la prima, dopo aver prima condiviso con i fratelli questa decisione, rivelava – in quello che poi sarebbe diventato un contesto pubblico, attraverso le pagine del giornale diocesano – una struggente, bella, vera, vicina…
Di lì a qualche tempo il contatto della famiglia Ciaburro con la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, guidata da don Tonino Palmese, costituita ufficialmente nel 2018 (atto di costituzione 3 giugno 2008 a firma del presidente della Regione Antonio Bassolino) che si occupa di “riutilizzo dei beni confiscati e di aiuto alle vittime innocenti della criminalità”.
A quel punto il Maresciallo Luigi Ciaburro, ha compiuto la sua seconda vita attraverso al testimonianza dei figli che ne hanno ricordato l’impegno, l’onore, il senso del dovere pur nella consapevolezza del rischio a cui lo esponeva la missione di carabiniere.
Il libro di Raffaele Sardo è frutto di questo lavoro di “rinascita” che la Fondazione Pol.i.s. ha messo in moto nel cuore dei tanti familiari feriti e per sempre segnati dalle ingiuste tragedie della criminalità.

La famiglia che ruota intorno al libro si ricomporrà proprio in occasione della presentazione programmata a Piedimonte Matese: con l’autore, Sardo, ci saranno proprio Anna Gloria Ciaburro e i suoi fratelli e don Tonino Palmese della Fondazione Pol.i.s. Ad essi si affiancheranno gli uomini in divisa della Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese.

Carabinieri. Oggi, 200 anni di fedeltà. La storia del Maresciallo Ciaburro di Sant’Angelo d’Alife morto in servizio a Villa Literno

 

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