Home Arte e Cultura “Perfetta letizia e resilienza”, ne parliamo con fra Gaetano Amoruso

“Perfetta letizia e resilienza”, ne parliamo con fra Gaetano Amoruso

Oggi, 10 maggio alle 18.00, presso la Biblioteca diocesana, ancora un incontro della rassegna "Il Maggio dei Libri". In compagnia di fra Gaetano Amoruso uno sguardo letterario sulla cura dell'ambiente e i disastri ecologici

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Oggi, 10 maggio, alle 18.00, presso la Biblioteca Diocesana “San Tommaso d’Aquino”, si terrà il secondo appuntamento della rassegna Il Maggio dei Libri. L’incontro sarà incentrato sulla tematica forse più importante di questo momento storico, cioè la salvaguardia ambientale e il climate change. Il reading avrà infatti come titolo Se perfetta letizia significasse anche resilienza?, la stessa problematica che è nelle agende dei leaders europei, la stessa istanza che questa primavera ha fatto scendere in piazza studenti di tutto il mondo dietro la giovane attivista svedese Greta Thumberg. Un interrogativo costante sulle sempre nuove soluzioni da trovare per fronteggiare i disastri ecologici, al netto della consapevolezza che non esiste un pianeta b. Anche la letteratura ha affrontato questo tema e le sue varie implicazioni nei più disparati contesti e stasera se ne parlerà con fra Gaetano Amoruso, con gli hastag Perfetta Letizia e Resilienza. Due termini emersi da contesti totalmente diversi: le gesta del poverello d’Assisi e le moderne strategie d’adattamento ai cambiamenti climatici. La lode alla bellezza del creato e la consapevolezza che senza una strategia d’adattamento alla sostenibilità, senza invertire i trend dei modelli di sviluppo, si andrà incontro all’annientamento del genere umano.

Le letture partiranno proprio dal Cantico delle Creature e dal racconto della Perfetta Letizia fino ad arrivare alle critiche serrate che Calvino e Pasolini negli anni ’60 mossero al Boom economico, enucleandone i limiti e le degenerazioni a partire dalla devastazione paesaggistica. Se due scrittori negli anni ’60 attraverso la Letteratura sono riusciti a intuire ciò che la scienza avrebbe certificato quasi dieci anni dopo con il famoso rapporto del MIT I limiti dello sviluppo, allora è giusto riconoscere alla cultura letteraria il merito di gettare sul mondo uno sguardo privilegiato, la capacità di comprendere e riportare ordine nel caos.

I brani scelti per l’incontro di questo pomeriggio sono La speculazione edilizia di Italo Calvino e il corto di Pier Paolo Pasolini La forma della città. Successivamente ci sarà un momento dedicato alla poesia contemporanea con due grandi autori, Giorgio Caproni e Andrea Zanzotto, nelle cui poetiche i temi del paesaggio ritornano con insistenza a interrogare non solo l’impellente problema ecologico, ma anche le pieghe del rapporto tra l’io e l’ambiente circostante; il paesaggio inteso nel senso più ampio del termine e molto altro ancora. Cerniera tra questi due temi sarà la narrativa postmoderna americana con Underworld di Donald De Lillo, ma soprattutto con Libertà di Jonathan Franzen, che narra di una famiglia benestante e benpensante americana, votata a uno stile di vita ecologico, ma al tempo stesso ci racconta di come il relazionarsi a questi principi non sempre ossequiati riesca a mettere in crisi l’io, i suoi modi di essere e le sue istanze morali. Il reading ritornerà così al punto di partenza, al rapporto tra morale e vita, tra scelte esistenziali e possibilità di adattamento, tra perfetta letizia e resilienza.

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