Questo fine settimana la Biblioteca diocesana raddoppia gli eventi: stasera 17 maggio, il terzo appuntamento della rassegna letteraria organizzata per la campagna Il Maggio dei libri 2019, come ogni venerdì di maggio, alle 18.30, animato dall’attore Michele Casella. Domani, sabato 18 maggio invece, alle 17.00, l’appuntamento è per i più piccoli, con il libro Tino il cioccolatino (Ed. Piemme – Collana “Il Battello a vapore”), che verrà presentato dall’autrice Chiara Patarino. Il reading di oggi si intitola Da Tebe a Riace, l’eterno rincorrersi del mito di Antigone tra leggi della polis e leggi della città. Quella di Antigone è infatti una storia antica, anzi eterna. Ci obbliga a chiederci qualcosa di grande: esistono delle leggi morali? E, se sì, coincidono con quelle delle istituzioni? È per questo che continua ad interessare, ad affascinare, a comunicarci, come tutti i grandi miti, ancora oggi qualcosa del nostro presente quando ne leggiamo le diverse versioni realizzate nel corso della storia della letteratura e del teatro. La tragedia di Sofocle (442 a.C.) ha quasi due millenni e mezzo, eppure, se continua a essere rappresentata, è perché riesce ancora a rivelarci qualcosa delle mille pieghe della natura umana e soprattutto dei mille modi di come gli umani stabiliscono le regole del vivere.
Siamo a Tebe dove la giovane Antigone vive con la sorella Ismene, con la quale si confronta spesso. Altri due fratelli sono morti e lo zio, Creonte, è il tiranno di Tebe. Quest’ultimo ha stabilito con un editto che chi tradisce la città non può avere un’onorata sepoltura. E tra i traditori c’è anche Polinice, il fratello di Antigone. Antigone vive in cuor suo il dramma del dilemma: rispettare la legge della città e lasciare agli avvoltoi il corpo del fratello, oppure seguire la legge universale del rispetto per il corpo dei defunti e seppellirlo trasgredendo l’editto del tiranno? Seguire la legge della Polis o la legge della città? La legge di Dio o la legge che si è dato l’uomo? Antigone sceglie di trasgredire. E così vive per sempre.
Antigone diventa la disobbedienza di Gandhi e la lotta di Martin Luther King. Si incarna in chiunque abbia deciso di violare deliberatamente leggi ingiuste. E così, il nostro reading, dopo la lettura di brani del Vangelo sull’incontro-scontro di Gesù con i “dottori della legge”, arriva dritto al Novecento, con Antigone di Bertold Brecht e Luglio di Nadine Gordimer, scrittrice sudafricana, premio Nobel per la letteratura. Ci narrano entrambi, in tempi e luoghi disparati, la vita quotidiana sotto leggi ingiuste. Il primo con la Germania nazista, la seconda con l’apartheid in Sud Africa, e nella fattispecie di questo romanzo, ci si immagina di come sarebbe potuta andare la storia se ci sarebbe stato il capovolgimento dei ruoli, cioè un apartheid fatto dai neri. Infatti il “menomale che ha vinto Nelson Mandela” possiamo dirlo solo ora, forti del senno di poi. La storia può prendere sempre brutte pieghe. E per questo che la scrittrice, grande lettrice di Gramsci, ha scelto una sua citazione emblematica: “Il mondo vecchio muore e il nuovo tarda a nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati”. Si chiuderà con il consueto dibattito, sempre da stimolo per nuove proposte di lettura. Al termine, saranno proiettati alcuni video sul modello di accoglienza messo in atto dal comune di Riace, che tanto ha fatto discutere chiamando in causa lo stesso interrogativo di Antigone. L’incontro proseguirà con la lettura di alcuni editoriali di Avvenire, in primis quello, apparso qualche giorno fa sul gesto del cardinale Krajewskj dal titolo paradigmatico Il fiume silenzioso del bene. La legge al di sopra di ogni legge.
L’appuntamento di domani, cui parteciperanno numerosi bambini e bambine, vedrà la presenza dell’attore Michele Casella, curatore della Rassegna di letteratura insieme al direttore della Biblioteca diocesana Luigi Arrigo. Protagonista di domani sarà il libro Tino e il cioccolatino, in compagnia dell’autrice Chiara Patarino e, tra le tante animazioni previste, ce ne sarà una bellissima: il laboratorio di pasticceria e cioccolateria curato da Antonio Iovine della pasticceria Rotonda.
L’approccio alla lettura, alla scrittura creativa, al laboratorio esperienziale, al coworking è un’attività fondamentale per l’infanzia. Tante iniziative simpatiche, mosse però da una certezza seria, ossia che se l’educazione alla lettura, alla lentezza, alla pratica dell’elaborazione critica dei fatti sarà ben trasmessa, sarà facile avere un adulto che legge, e quindi un cittadino che pensa e sa discernere. Ancora meglio se all’utile si unisce il dilettevole, cosa che accadrà grazie ai gustosi dolci creati. Ovviamente, il tutto nella location di sempre: la Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino.