Home Chiesa e Diocesi Piedimonte Matese. 125 anni fa l’incoronazione dell’Immacolata

Piedimonte Matese. 125 anni fa l’incoronazione dell’Immacolata

Il rito, che si svolse il 20 maggio 1894 e segnò l'apice della devozione mariana del capoluogo matesino, sarà ricordato domenica prossima con le celebrazioni legate alla Festa tradizionale

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L’Immacolata di Piedimonte Matese, con la corona impostale dal Capitolo vaticano nel 1894

L’imminente Festa tradizionale dell’Immacolata nel Santuario di Ave Gratia Plena a Piedimonte Matese, quest’anno si arricchisce di un ricordo particolare, che ha segnato indelebilmente la storia sei volte secolare della parrocchia di Vallata e del capoluogo matesino.

Domenica prossima, in quella giornata che da circa due secoli e mezzo è stata consacrata alla celebrazione della festa esterna della Madonna, cadrà il 125mo anniversario dell’incoronazione dell’immagine mariana, che venne celebrato il 20 maggio 1894 in piazza Roma, dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte del Capitolo Vaticano.

La storia delle incoronazioni mariane. La consuetudine d’incoronare le immagini di Maria nacque intorno alla fine del secolo XVI ed ebbe una prima diffusione grazie al cappuccino fra Girolamo Paolucci de’ Calboli da Forlì (1552-1620): accompagnata dall’immediato entusiasmo dei fedeli, primi depositari della pietà popolare, essa venne incrementata da Alessandro Sforza Pallavicino, conte di Borgonovo presso Piacenza († 1636), il quale dispose un lascito a favore del Capitolo di San Pietro in Vaticano, affinchè dopo la sua morte procedesse ad incoronare le immagini più celebri della Vergine.

Mons. Scotti in un ritratto (da fotografia) del prof. G. De Biasi (1997)

Da allora, la consuetudine si trasformò in rito, entrando a fare parte della Liturgia della Chiesa Cattolica, stabilendo che ricevessero la corona tutte quelle immagini mariane che si distinguevano per antichità di culto, specie se accompagnata da grazie e prodigi.

A Piedimonte Matese si rese promotore dell’incoronazione dell’Immacolata il Vescovo di Alife mons. Antonio Scotti (1837-1919), mentre grazie ai fedeli venne forgiata la preziosa corona e lo stellario tempestato di brillanti, che ogni anno splende sul capo dell’effigie della Vergine durante la processione della Terza domenica di maggio.

Un week end di celebrazioni. Mentre stasera si chiuderà il Novenario di preparazione e si terrà la Festa dei giovani in onore di San Venanzio, con la Messa per i giovani defunti ed il Concerto-testimonianza con Happy hour in piazzetta Annunziata, domani 18 maggio l’immagine dell’Immacolata verrà portata in processione sul piazzale dell’Ospedale civile; domenica 19 maggio, giornata della Festa tradizionale, archiviate le celebrazioni del mattino, il Vescovo Orazio Francesco Piazza, Amministratore apostolico di Alife-Caiazzo, celebrerà la Santa Messa pomeridiana al termine della quale l’immagine della Madonna uscirà in corteo lungo le strade cittadine; infine, in piazza Roma, si terrà l’omaggio del Cuore d’oro della Città e la preghiera di affidamento alla Madonna.

Dunque una serie di celebrazioni che si svolgeranno in maniera semplice, senza trionfalismi ma lasciando spazio alla devozione sincera ed a quella prassi consolidata di gesti e di manifestazioni che lungo gli anni è entrata nel cuore dei piedimontesi.

CONSULTA IL PROGRAMMA COMPLETO NEL SITO WEB DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE DI AVE GRATIA PLENA

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