Sugli scaffali della Biblioteca diocesana si è posata una nuova pagina, scritta direttamente dai più giovani protagonisti, i numerosi bambini, coinvolti nell’iniziativa letteraria “A caccia di storie con Aurora”, laboratorio letterario in più tappe, esplicito richiamo alla poetessa arcadica originaria della città di Piedimonte Matese.
Da un’idea del direttore Luigi Arrigo e dell’attore e regista Michele Casella, l’itinerario dove si è registrato sempre il “tutto esaurito” si è concluso con il laboratorio-spettacolo di Lorenzo Branchetti, noto attore di teatro e tv, impegnato con il mondo dei ragazzi, il famoso Milo Cotogno della Melevisione.
Hanno risposto in tanti all’invito della Biblioteca, ma soprattutto i giovani venetenni di oggi, quelli cresciuti con le fiabe della Melevisione e con i racconti del Fantabosco, luogo fantasticamente animato da orchi, streghe e folletti da cui veniva quotidianamente un messaggio di buoni valori per i più piccoli incollati allo schermo.
Insieme al suo pubblico, nel cortile dell’Episcopio, Lorenzo, ha dato vita ad una nuova fiaba, dove immancabilmente hanno trovano spazio un principe e una principessa; ha accompagnato la performance con il canto e il ballo e la carica entusiasta dei bambini, “ideatori” e “improvvisatori” della favolata scritta nella circostanza. Su tutto, il caldo invito alla lettura: leggere per crescere.
Nell’intervista della nostra redazione, prima dello spettacolo, ci siamo concessi insieme a Lorenzo qualche riflessione sul mondo dei più piccoli, sul loro rapporto con la tv ma soprattutto sui valori che oggi quest’ultima veicola.
“Sta anche a noi adulti riuscire a mostrare loro qualcosa di bello (…) Nel nostro piccolo, lavorando con la tv dei ragazzi, cerchiamo sempre di dare qualcosa di positivo”, ha spiegato l’attore.
Da parte di Lorenzo, il gran riconoscimento alla televisione pubblica, al lavoro decennale della Rai, nel sostenere proprio la formazione e la crescita dei bambini.
“Stare accanto ai bambini e aiutarli a capire quello che stanno guardando”, questo l’invito rivolto dall’attore al mondo dei grandi, e poi, una consegna per tutti: “passione, costanza, determonazione, rispetto e studio…”, le strade della vita.
Buona visione.