Annamaria Gregorio* – Come consuetudine, nella Solennità di Pentecoste, viene pubblicato il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale. Quest’anno, per il mese di ottobre, tutta la Chiesa vivrà un tempo straordinario di missionarietà, per commemorare il centenario della promulgazione della Lettera apostolica Maximum illud di Papa Benedetto XV (30 novembre 1919), la cui profetica lungimiranza conferma quanto sia ancora oggi importante rinnovare l’impegno missionario della Chiesa.
Battezzati e inviati, un titolo per ricordarci da dove veniamo e verso dove andiam e un titolo anche per il concorso musicale, proposto per l’occasione dalla Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria, per coinvolgere i bambini e i ragazzi delle diocesi di tutto il mondo, coadiuvati dagli animatori, nella creazione delle parole e della musica di una canzone che abbia come ritornello appunto Battezzati e inviati.
Per la diocesi di Alife-Caiazzo, ha partecipato il gruppo dei ministranti della Parrocchia San Nicola di Bari di Pratella. È una delle realtà che già vive un cammino missionario; su invito dell’ufficio diocesano, si sono realizzati degli incontri specifici con i ragazzi, invitandoli a pensare e a scrivere versi, secondo il regolamento. Il tutto è stato poi arrangiato musicalmente dalla Corale parrocchiale, diventata ormai il “Coro Missionario” per eccellenza, perché partecipa ed anima tutte le iniziative proposte dall’Ufficio diocesana. Entro il 30 maggio, termine di scadenza del concorso, è stato inviato il materiale prodotto alla Fondazione Missio. Ogni Direzione Nazionale selezionerà la canzone vincitrice a livello nazionale, inviandola al Segretariato Internazionale della Santa Infanzia, per essere incisa su un cd/dvd, ricordando il Mese Missionario Straordinario.
Ogni battezzata e battezzato è una missione. Chi ama si mette in movimento, è spinto fuori da se stesso, è attratto e attrae, si dona all’altro e tesse relazioni che generano vita. Nessuno è inutile e insignificante per l’amore di Dio. Ciascuno di noi è una missione nel mondo, perché frutto dell’amore di Dio… Una Chiesa in uscita fino agli estremi confini richiede conversione missionaria costante e permanente… La missio ad gentes, sempre necessaria alla Chiesa, contribuisce così in maniera fondamentale al processo permanente di conversione di tutti i cristiani.
Papa Francesco rinnova in questo modo l’appoggio alle Pontificie Opere Missionarie (POM), già proposte nella Maximum illud come strumento missionario, perché esprimono il loro servizio all’universalità ecclesiale, come una rete globale che sostiene il Papa nel suo impegno missionario con la preghiera, anima della missione, e la carità dei cristiani sparsi per il mondo intero.
*direttore Ufficio Missionario