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Piedimonte Matese. Riscrivere l’agenda di governo? La proposta di Capone sollecita le coscienze politiche

Destianre le somme ai servizi sociali e all'associazionismo che fino ad ora ha dimostrato di essere anima fondante della Comunità cittadina. La consigliera Antonella Capone rinuncia all'indennità di carica lancia un chiaro segnale politico alla sua maggioranza

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E se si riscrivesse  il programma partendo da un segnale preciso?
È dalla maggioranza al governo di “Uniti per Piedimonte”, ed in particolare  dall’assessore Antonella  Capone, che viene -in questa assolata stagione estiva – uno spunto interessante per ridefinire l’azione di governo anche in chiave di sintonia con l’opinione pubblica.
Un emendamento che, sul piano specifico, mira a dare risorse per scopi sociali ma in realtà ha una valenza più generale, come riconosce la presentatrice della modifica ai capitoli di spesa (ed entrata) in vista dell’imminente consiglio comunale.
È, quello della rinuncia alle indennità – sul piano giuridico – un atto personale, come sottolinea ma, al contempo, chiedendone l’accoglimento, come atto di contenuto politico. Sembrerebbe, quindi, non difficile trarre da questa circostanza una considerazione più ampia: una sollecitazione a rifare una agenda aggiornata degli obiettivi concreti in questo momento così delicato dopo la dichiarazione di dissesto finanziario e di attivazione della commissione ministeriale  per la liquidazione dell’arretrato mente è stata convocata la seduta per l’esame del bilancio stabilmente riequilibrato.
Ma diamo voce alla presentatrice dell’emendamento da infilare nei meccanismi tecnico-contabili per dare copertura ad interventi  nel sociale  o per opere  di manutenzione necessarie nel caso della struttura dell’asilo nido realizzato nell’area ex salesiana, pur destinatario di fondi per le attività didattiche in senso stretto.

“L’emendamento – spiega Capone – è stato presentato ai fini della variazione dell’ipotesi del bilancio armonizzato è finalizzato a destinare le indennità di carica – prosegue  l’assessore – che ad oggi continuiamo a percepire come per legge a servizi destinati alla popolazione come la mensa scolastica, i servizi destinati ai servizi sociali e tutto quanto occorre alla vita associazionistica che allo stato costituisce un tassello fondamentale nella vita della nostra piccola comunità. La mia appartenenza al gruppo di maggioranza non mi ha impedito di esternare le mi intenzioni (peraltro più volte già rappresentate al gruppo) di rinunziare alle indennità di carica a beneficio della popolazione per evidenti motivi di opportunità dato lo stato di dissesto in cui si trova l’ente che, di fatto, ha notevolmente ridimensionato i servizi a favore delle categorie più deboli. A ciò si aggiunga il mio estremo tentativo di favorire l’unitarietà del gruppo nel nome della politica intesa nel senso più alto di servizio verso la popolazione nei limiti di tempo e capacità che ognuno di noi può dedicarvi” conclude Capone.

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