È un’emergenza già annunciata quella che si sta verificando in numerosi comuni della Campania e anche del Matese e che sta sollevando lamentele diffuse e malcontenti nella popolazione. Quello che sta accadendo è un rallentamento e, in molti casi, la sospensione della raccolta dei rifiuti, il che comporta come effetto la presenza per strada di cumuli di spazzatura. Causa di ciò è il funzionamento a singhiozzi del termovalorizzatore di Acerra, che, come anticipato, necessita di lavori di manutenzione alla turbina.
La struttura, che da dieci anni si occupa dell’incenerimento dei rifiuti di ben 550 comuni campani, a parte il disagio di questi giorni, rimarrà chiusa parzialmente dal 26 agosto e totalmente dal 1° al 28 settembre. Il disagio è una certezza, ma tuttavia non si può ignorare che diversi sono stati i sindaci ad aver ammonito i cittadini a collaborare, alcuni anche dell’Alto Casertano, per evitare che la situazione degenerasse assumendo risvolti problematici.
Non si tratta dunque di una novità, ma di un inconveniente predetto, da non attribuire alla responsabilità o a una cattiva gestione da parte delle amministrazioni comunali, molte delle quali invece si sono premurate di sollecitare i residenti a una maggiore oculatezza e ottimizzazione nella raccolta dei difiuti e fornire loro il sostegno tecnico necessario.
Rifiuti in Campania. Verso l’emergenza, appello a collaborare