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Piedimonte Matese. Liceo G. Galilei vince al Senato

Gli alunni della II E dell'indirizzo Scienze Umane opzione Economico - Sociale, autori del Disegno di Legge "Disposizioni per l’introduzione del Diritto come materia curricolare nei licei", saranno ospiti del Senato della Repubblica

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“Questo Ufficio esprime compiacimento per l’importante risultato conseguito dagli alunni e dai docenti delle scuole in indirizzo per il progetto Un giorno in Senato a.s. 2018/2019, promosso a sostegno dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione in collaborazione tra Parlamento e MIUR”. Si legge così nella nota dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania (immagini in basso) in riferimento all’ottimo esito che gli alunni della II E Scienze Umane opzione Economico – Sociale del Liceo “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese hanno riportato al Concorso. Gli studenti dell’Istituto matesino hanno ricevuto uno speciale apprezzamento per il Disegno di Legge denominato Disposizioni per l’introduzione del Diritto come materia curricolare nei licei.

Il Liceo si è distinto “per l’entusiasmo e l’impegno con cui i ragazzi, attentamente indirizzati dai docenti, hanno seguito questo percorso formativo, volto a far cogliere ai giovani l’importanza delle leggi e del confronto democratico”. Ai ragazzi saranno ospiti del Senato della Repubblica, nell’arco di due giornate, partecipando a incontri di studio e formazione con funzionari del Senato e avranno modo di illustrare ai Senatori, in due intere giornate il prossimo dicembre, il proprio progetto di legge, che hanno curato grazie alla guida della professoressa Elisabetta Ciarleglio.

Il traguardo raggiunto scaturisce da un iter piuttosto stringenti, come previsto dal bando: dopo l’iscrizione alla piattaforma del sito Senatoragazzi.it, si è proceduto alla redazione per articoli del Disegno di Legge, corredato da una relazione illustrativa e due approfondimenti, uno di carattere tematico e l’altro di carattere normativo. Il lavoro elaborato dagli alunni del Galilei è risultato vincitore insieme ad altri Istituti italiani, per “padronanza del linguaggio tecnico-giuridico, chiarezza espositiva, partecipazione attiva degli studenti alle varie fasi di realizzazione del progetto e alle attività on line.

Dal testo del Disegno di Legge…
“Onorevoli Senatori! L’osservazione della realtà studentesca attuale e delle specificità che connotano il livello di approfondimento di tematiche giuridico-economiche offre un dato allarmante. Secondo una ricerca condotta da APIDGE (Associazione Professionale Insegnanti Scienze Giuridiche ed Economiche): “ (…) il 66% dei nostri studenti non è messo nelle condizioni di sapere di Diritto e di Economia politica: un dato che coincide quasi perfettamente con le autovalutazioni degli studenti di analfabetismo giuridico, evidenziate nel Rapporto Trelle e nei Rapporti annuali Almadiploma…”. Una tale carenza formativa desta profonda preoccupazione in chiunque abbia a cuore il futuro dei giovani, allo stato attuale spesso assolutamente sprovvisti di strumenti utili a comprendere il mondo circostante nei suoi aspetti giuridici e giudiziari, ad esempio. Basti pensare ai grandi temi sociali (lavoro e crisi occupazionale) e alle emergenze che attualmente preoccupano il nostro vivere quotidiano (fenomeno migratorio, femminicidi, legittima difesa) per osservare che senza una cultura giuridica minima, qualsivoglia fatto può essere distorto, mal interpretato, giudicato sommariamente, prima ancora che nelle aule di giustizia, attraverso un tam tam di post e commenti disorientati e fuorvianti sui social network, a loro volta zona franca – nonostante i controlli – in cui esercitare una manifestazione del pensiero sempre più arbitraria. (…) Nei licei il Diritto si riappropria della propria matrice umanistica, dialoga con la Storia per studiarne l’evoluzione nei tempi, con la Filosofia e le Scienze Umane tutte, parla Latino con gli imperituri brocardi di romanistica memoria e con l’attuale vigenza di istituti secolari del diritto civile. Trasversalmente, inoltre, è permeato di lingua italiana che si fa specifica e, a volte, assume significati diametralmente opposti rispetto a quelli usuali, contribuendo a un notevole arricchimento del lessico degli studenti, altrimenti sempre più povero. (…)”

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