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Parco del Matese, persi quasi 4 milioni di euro. Urge perimetrazione, il versante molisano è pronto

Un servizio della TgR Molise e la sollecitazione della Consulta del Matese prova ad accelerare gli ultimi atti verso la nascita del Parco nazionale del Matese

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La proposta di confini secondo Legambiente

3 milioni e 800 mila euro persi da 64 comuni in Campania e in Molise per non essersi accordati sulla perimetrazione e zonizzione del Parco. Per accedere ai  finanziamenti l’Ente  (in vista della sua definitiva costituzione “nazionale”) doveva essere funzionante, cioè il territorio definito e diviso in zone interne più protette (area A) e meno protette (aree B, C, D). A denunciare la lentezza di tali processi è Legambiente e a darne notizia ieri è stata la TgR del Molise (guarda il servizio). Argomento su cui potrebbe tornare questa sera il Presidente del Parco Vincenzo Girfatti, in occasione dell’incontro presso la sede dell’Ente in San Potito Sannitico in cui ha chiamato a raccolta Sindaci ed Associazioni che ne fanno parte.

I tempi si stringono e per non perdere anche i fondi del 2019 ma soprattutto la possibilità della creazione di un Parco nazionale che possa offrire nuove possibilità, le Istituzioni locali devono procedere con la consegna di una bozza di perimetrazione. Sotto accusa il mancato accordo tra i Comuni del versante campano, decisamente in ritardo rispetto a quelli molisani.
La Regione Molise – sempre secondo quanto si apprende dalla Testata – sostiene di essere pronta perché grazie a numerosi confronti tra enti e cittadini, le maggiori divergenze sono state superate. Il Ministero dell’Ambiente ha dato un ultimatum: entro l’anno il dossier deve essere pronto. “Chi non vuole partecipare potrà uscire dal progetto e il Parco si farà con chi resta”, si ascolta dal servizio giornalistico televisivo, ma azzardata e impensabile l’ipotesi di una comunità a macchia di leopardo.

Da più parti si sta spiegando (attraverso convegni, confronti, dibattiti) le possibilità e le positività dell’appartenenza ad un parco nazionale ma c’è ancora chi desiste, soprattutto per paura di finire nell’area più protetta e quindi di riserva integrale che riguarderebbe solo pochissimi Comuni.

È in questo clima, non di certo nuovo, che entra in gioco il ruolo svolto fino ad ora dalla Consulta del Matese, 70 associazioni di entrambi i versanti montani, che si è fatta carico di azioni di sensibilizzazione e informazione pro Parco e che solo due giorni fa ha inoltrato al Ministro dell’Ambiente una nota per sollecitare e stringere sulla questione.

Verso il parco Nazionale del Matese. Leggi l’intervista

C’è in gioco il futuro del Matese e di una mancata cultura di Parco che potremmo sintentizzare nelle esperienze di turismo, ambiente, partecipazione, commercio, cooperative, eventi, tutela, promozione, visibilità, responsabilità. Cultura del Parco che di fatto, già nell’esperienza legata al Parco regionale del Matese è ripetutamente mancata negli ultimi venti anni.

Parco del Matese. Urge perimetrazione, l’appello delle associazioni della Consulta

 

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