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Diocesi. San Sisto cosa chiede agli alifani?

Il Novenario che anticipa i festeggiamenti in onore di San Sisto, patrono protettore di Alife e della diocesi di Alife-Caiazzo, avrà come tema di riflessione la "comunità ecclesiale"

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giubileo san sisto alife

La festa di San Sisto si avvicina e Alife si prepara a celebrarla con animo carico di emozione, perché, come ogni anno, essa è l’occasione per “riconoscersi comunità”. I festeggiamenti in onore di San Sisto I Papa e Martire, patrono protettore della città e della diocesi di Alife-Caiazzo, avranno inizio giovedì 1° agosto, con la Concelebrazione e la tradizionale Intronizzazione del Santo, che farà da preludio al Novenario. Quest’anno è il concetto di comunità a fare da oggetto di approfondimento quotidiano, con l’intervento di sacerdoti diversi, i quali guideranno la riflessione focalizzandosi su un aspetto specifico del concetto di comunità e confrontandosi ogni sera con associazioni e gruppi parrocchiali: Forum, Giovani, Pro Loco, Comitati festa, Amministrazione comunale, Circolo anziani, Confraternite, Uniti per Alife, Religiosi, e così via.

La festa di San Sisto è anche occasione per rinvigorire quel legame tra comunità che, seppur differenti, si riscoprono affini nella storia e nella devozione. Proprio in virtù di una connessione rimasta salda nel tempo nel nome di San Sisto, la parrocchia Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese organizza un pellegrinaggio a piedi verso la Cattedrale di Alife per domenica 4 agosto. Questa iniziativa esprime la volontà di partecipare al Novenario, preparatorio alla ricorrenza liturgica di San Sisto dell’11 agosto, e di condividere nella preghiera momenti intensi di pietà popolare.
In riferimento al senso del “camminare insieme” che dev’essere alla base di ogni comunità, don Pasquale Rubino, parroco della Cattedrale, rivolge ai fedeli il suo messaggio di augurio con l’invito a contribuire, ognuno nel proprio piccolo, a far crescere la comunità.Alife-San-Sisto-2

Don Pasquale Rubino

“Carissimi fedeli, nella prima omelia del suo Pontificato, ancora dentro la Cappella Sistina, così Papa Francesco riassumeva il percorso futuro: Camminare, Edificare, Confessare. In questi verbi è possibile leggere tutta la vita del credente, dell’uomo e della donna di fede, ma soprattutto del Pastore e dell’operatore pastorale (giovane, laico, famiglia, anziano; catechista, animatore della liturgia e della carità). Così fu per San Sisto, grande edificatore della Chiesa dell’Urbe degli inizi del II secolo cristiano, così deve essere anche per la nostra diocesi, guidata dal vescovo Orazio Francesco, e per la nostra parrocchia, ormai ad un anno dal mio insediamento come vostro parroco. Siamo chiamati ad edificare la comunità, camminando insieme, coinvolgendoci in un’opera di rinnovamento della mente e dei cuori. San Sisto continua oggi con la sua testimonianza in mezzo a noi a sostenerci, a raccomandarci di non fermarci, di non lasciarci prendere dallo scoraggiamento e dalla tristezza, dal senso di fatalità e di impotenza, dall’egoismo e dalla chiusura, che portano al blocco totale. Possiamo e dobbiamo fare la nostra parte per costruire la comunità ecclesiale, qui e ora, mentre siamo in cammino con Lui “verso la casa in festa…lì della Trinità”.

Scarica il programma liturgico 

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